Nuove perquisizioni in corso a Firenze e mirate a trovare elementi utili per le ricerche della piccola Mia Kataleya Chiclio Alvarez, la bimba peruviana di 5 anni di cui non si hanno più notizie dallo scorso 10 giugno, dopo che era stata vista l’ultima volta nell’ex hotel Astor, struttura abbandonata da anni e occupata abusivamente da quasi un centinaio di persone, sgomberate nei giorni scorsi. La Procura di Firenze avrebbe disposto perquisizioni in locali dove, secondo un’ipotesi investigativa, la bambina potrebbe essere stata trattenuta alcune ore dopo essere stata portata via dall’albergo. Intanto in mattinata, i genitori della bambina sono tornati spontaneamente in procura per parlare con il magistrato.
Su mandato del procuratore aggiunto Luca Tescaroli, coordinatore della Direzione distrettuale antimafia, e del pubblico ministero Christine Von Borries, i carabinieri stanno perlustrando alcuni locali vicini all’ex albergo, compresi i garage di un palazzo di via Monteverdi. Ci sarebbero perquisizioni in corso anche nei locali di una ditta adiacente al cortile dell’ex albergo, una struttura gestita da due fratelli italiani dove – questo il sospetto degli inquirenti – Kata potrebbe essere stata nascosta nelle ore immediatamente successive alla scomparsa. Rilievi anche nei box e in una vicina cabina dell’Enel.
A distanza di venti giorni dalla sua sparizione, al momento le ricerche non hanno prodotto alcun risultato. Le uniche certezze sono due filmati che riprendono la piccola pochi minuti prima di sparire oltre a un video che immortala una lite tra nuclei familiari che sai contendevano l’occupazione abusiva delle stanze dell’ex albergo Astor. Al momento il fascicolo aperto dai pm fiorentini è quello per sequestro di persona a scopo di estorsione a carico di ignoti. Non ci sono, al momento, persone indagate.
Nei giorni scorsi, nel corso della trasmissione Mediaset “Quarto Grado” è stato diffuso un video relativo al pomeriggio di sabato 10 giugno: le telecamere di una pizzeria che si trova a poche centinaia di metri dall’hotel occupato dove si trovava Kata. Nel filmato si sente un urlo immediatamente seguito dallo sbattere dello sportello di un’auto.
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