E’ guerra sui dati forniti dall’Unità di Crisi della regione Campania sui contagi da covid-19 tra gli under 13. I conti non tornano tra tracciamento saltato e dissonanze tra i bambini positivi segnalati dalle scuole e quelli che, effettivamente, risultano alle Asl dai tamponi eseguiti in laboratori, farmacie e centri del distretto sanitario partenopeo. Dopo l’appello rivolto dal manager dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva ai genitori “affinché segnalino tempestivamente la positività alle scuole, in modo tale da agire per prendere in carico i contatti stretti”, arriva l’attacco di Alessandra Caldoro, del direttivo cittadino di Fratelli d’Italia, al governatore Vincenzo De Luca.
“Chi accusa l’Unità di Crisi della Regione Campania quando scrive “a fronte della confusione generata da interpretazioni sbagliate”? Accusa il Ministero dell’Istruzione? Leggendo la nota stampa dell’Unità di Crisi risulta evidente che la confusione sia generata, invece, proprio dalla Regione” tuona Caldoro che poi rimarca le percentuali poco attendibili diffuse dalla Task force: “La Regione dà dati assoluti e non in percentuale come ha fatto, invece, il Ministero. Inoltre scrive di un incremento del 132% senza fornire, metodo sbagliato già adottato lo scorso anno, il numero dei tamponi. Un incremento per essere tale deve essere calcolato sulla stessa base di tamponi. Ovvio è che se il numero dei tamponi è più alto, sarà più alto il numero dei contagiati”.
“Inoltre – aggiunge – quando l’Unità di crisi scrive che nel periodo 11-19 gennaio i contagiati da 0 a 13 anni nel territorio dell’Asl Napoli 1 sono stati 4.978, dovrebbe anche dire che la popolazione scolastica della fascia da 0 a 13 di Napoli è di oltre 120.000, con una percentuale del 4,1%, in linea con i dati del Ministero dell’Istruzione. Ancora una volta la confusione la fa De Luca, mentre continua la sua personale guerra contro il Governo che è, tra le altre cose, del suo stesso partito. Gli studenti della Campania e le loro famiglie sono le vittime di questa guerra nella quale l’ego di De Luca vuole essere al di sopra di tutto e di tutti”.
“La scuola è il futuro – conclude- In Campania siamo ritornati al passato, quando l’accesso all’università era possibile solo ai più ricchi. La scuola è uguaglianza e deve essere difesa”.
