Selfie sorridente mentre ricuce un cadavere: sospesa dipendente dell’ospedale Perrino di Brindisi

Una foto pubblicata su Facebook lo scorso maggio è costata la sospensione per sei mesi ad una coordinatrice del reparto di Anatomia patologica dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi; la donna aveva postato una foto di lei che sorridente ricuciva le parti di un cadavere di un uomo nel bel mezzo di un’autopsia.

Il post non era altro che un messaggi di auguri per la festa dei lavoratori: a corredo dello scatto, c’era infatti la didascalia “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore, Chi lavora con le sue mani e con la testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, con la testa e con il cuore è un artista. Buon primo maggio a tutti”.

Nei commenti la donna esternava la sua felicità ricordando un aneddoto d’infanzia e confessando l’avverarsi del suo obiettivo professionale: “Quando ero piccola la sarta mi diceva (in dialetto): Filo lungo, maestra pazza. Si è avverato tutto”.

Il caso, per il quale la coordinatrice era già stata sospesa per un mese, in via cautelare, è stato fortemente criticato dalla direzione generale che aveva annunciato un esposto in procura, ed è finito sotto la lente dell’ufficio per i procedimenti disciplinari della Asl che ha contestato la violazione del Codice di comportamento stabilendo la sospensione per sei mesi, duranti i quali la donna non percepirà lo stipendio.