Serie Netflix interrotta dalla Polizia fluviale: il barcone affittato sul Tevere era sotto sequestro

‘Lo stop’ è arrivato dalla polizia fluviale, a sera inoltrata, proprio nel bel mezzo delle riprese. Oltre cento persone, tra attori e operatori, costrette a fermarsi, spegnendo le telecamere di una nuova serie Netflix che stavano girando a Roma, sul Tevere, a bordo del barcone Dantes.

Il fatto è accaduto lo scorso 25 marzo, e viene riportato dall’edizione romana di Repubblica: la struttura, di proprietà del Dopolavoro, era infatti stata sequestrata nel giugno scorso a causa di rischi di inabissamento ma la società statunitense non era a conoscenza di ciò e aveva affittato la piattaforma, ignara anche del fatto che alcuni mesi fa si era inabissata per metà, e che dunque era stata sigillata.

Il sequestro preventivo

Già al tempo, l’intervento dei poliziotti era sfociato in un sequestro preventivo, con il conseguente obbligo da parte dei titolari di provvedere a eseguire i necessari lavori di consolidamento. Mai avvenuti.

Le denunce

A seguito dei controlli sono state notificate due denunce: quella del locatario per rimozione dei sigilli; l’amministratore del Dopolavoro è stato invece segnalato alla Procura per mancata vigilanza: quest’ultimo non ha saputo fornire la documentazione necessaria a attestare che Dantes potesse essere affittato. Nessun provvedimento invece è stato preso nei confronti della casa di produzione che lavora per Netflix.