Nel “Si&No” del Riformista spazio al dibattito sul nucleare: è una risposta alla crisi energetica? Favorevole David Vannier, Chief Government Affairs Officer Newcleo S.r.L, secondo cui “è un’energia affidabile, non inquinante e di lunga durata“. Contraria Katiuscia Eroe, responsabile energia Legambiente, che sottolinea: “Il nucleare è un’energia costosa e poco sicura: rispettiamo i referendum del passato“.
Qui il commento di David Vannier:
Con la rivoluzione industriale, l’umanità ha scoperto i suoi bisogni energetici. Senza un modo di generare energia, la produzione su larga scala, e in modo sostenibile, non sarebbe possibile. Inoltre, una maggiore disponibilità di energia ha storicamente permesso alla nostra società d’identificare miglioramenti e innovazioni. Perciò, la sicurezza energetica è una pietra angolare del mondo moderno permettendo una crescita economica sia accessibile che innovativa.
All’inizio della rivoluzione industriale è apparso il bisogno di sorgenti energetiche ad alto potenziale. La combustione di fonti fossili, come legna e poi carbone, è stata a lungo fondamentale, ma l’umanità ne ha presto capito i danni ecologici e sociologici. Perciò, c’è stata una costante ricerca di fonti energetiche a minor impatto: ad esempio la prima centrale idroelettrica in Nuova Zelanda viene aperta nel 1892 a Mokopeka; nel 1906 Aubrey Eneas crea un motore solare per irrigare una fattoria; e nel 1942 Enrico Fermi realizza il primo reattore nucleare artificiale, Chicago Pile-1.
Quest’ultimo fu naturalmente uno di quegli eventi che hanno cambiato il corso della storia, proiettando la società verso il potenziale di un’energia infinita. Perché, ed è fondamentale dirlo, il nucleare assicura all’umanità una fonte energetica pulita, sicura e praticamente inesauribile. In un reattore nucleare a fissione gli atomi vengono scissi e rilasciano così energia. Questa energia alimenta una turbina che produce elettricità decarbonizzata e pulita. Questa elettricità serve poi a portare luce nelle case, accendere il forno del panificio, costruire macchine in fabbrica o accendere i computer nelle scuole.
Il nucleare offre tanti vantaggi. Uno, è indipendente dagli eventi climatici, ed è quindi una fonte estremamente affidabile. Senza sole, il fotovoltaico non funziona. Senza vento, le pale eoliche non girano. Una fonte energetica che può affiancare le rinnovabili assicurando così il carico di base per far funzionare le luce in una sala operatoria, o i lampioni che illuminano le strade sotto le nostre case è quindi essenziale.
Due, il nucleare non inquina. La fissione non emette direttamente CO2 o altri inquinanti, e le emissioni indirette a parità di kilowattora prodotto sono uguali all’eolico, un terzo del fotovoltaico, e quasi settanta volte minori di quelle del carbone. Inoltre, le centrali nucleari possono operare anche oltre 80 anni, minimizzando ancora di più l’impronta carbonica dell’energia nucleare. Tre, il nucleare è una fonte molto densa, risultando in volumi di rifiuti radioattivi molto inferiori a quanto si pensa. Inoltre, è possibile anche chiudere il ciclo del combustibile. Si può infatti utilizzare ciò che oggi è considerato uno scarto per produrre energia, grazie al riprocessamento e combustibile come il MOX (Mixed OXide) e l’utilizzo di reattori veloci, riducendo anche la radiotossicità dei rifiuti da centinaia di migliaia di anni a circa 250 anni. Si può arrivare anche ad utilizzare soli 35 grammi di MOX per produrre l’elettricità che un individuo utilizza nel corso della sua vita, rispetto a circa 65.5 tonnellate di petrolio. Il MOX ha anche il vantaggio di aumentare il livello di indipendenza energetica dei Paesi che hanno già materiale nucleare sul loro territorio.
Quattro, il nucleare è sicuro. Già oggi i dati ci dicono che è tra le fonti più sicure, comparabili alle fonti rinnovabili. Inoltre, la nuova generazione di reattori nucleari, Gen-IV, punta a sfruttare le leggi fisiche per assicurare la sicurezza passiva in qualunque condizione.
Ma i vantaggi del nucleare vanno anche oltre questi elementi. Gli impianti creano una significativa ricaduta occupazionale, e innumerevoli opportunità di sviluppo industriale. E soprattutto, offrono una fonte di energia che quindi riduce i costi indiretti della produzione energetica da idrocarburi, come le innumerevoli patologie causate dall’inquinamento. Il nucleare di oggi si basa sulla scienza, su decenni di ricerca e sviluppo e un track-record operativo dove la sicurezza prevale. Non si tratta di un nuovo capitolo del nucleare, ma di un nuovo libro dell’umanità.
*Chief Government Affairs Officer Newcleo S.r.L
