Sirolo, Klajdi Bitri trafitto con la fiocina dal suo assassino. Aveva solo 23 anni | Il killer in spiaggia dopo l’aggressione

Si dispera, ora in carcere, Melloul Fatah, operaio algerino di 27 anni, responsabile della morte di Klajdi Bitri, anche lui operaio, di origini albanesi. Il ragazzo, di soli 23 anni, sarebbe stato assassinato da Melloul Fatah, con una fiocina a tre punte, dopo una lite scoppiata per futili motivi. L’aggressione sarebbe scattata dopo un diverbio nato per motivi di viabilità a Sirolo, in provincia di Ancona. Il colpo letale della fiocina, sparata da Fatah, avrebbe raggiunto la vittima al petto.

Fermato, Melloul Fatah si trova nell’istituto di pena di Montacuto ad Ancona: la scorsa notte, sentito dai carabinieri nella caserma di Osimo, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Fatah, dopo l’aggressione al 23enne, pare si sia recato in spiaggia, a pescare.

Estranea alle indagini per ora la fidanzata di Fatah, che era con lui sulla Opel di colore scuro, durante il diverbio finito in tragedia e poi, dopo circa 4 ore, nel momento in cui l’uomo è stato immobilizzato dai carabinieri a Falconara Marittima.

Fatah è stato fermato dai militari tra le 20:20 e le 21 di ieri sera, nei pressi di un sottopasso a Falconara Marittima, a oltre 30 km dal luogo dell’omicidio, dopo una caccia all’uomo in tutta la provincia. Era a torso nudo e aveva con sé l’arma del delitto, un fucile da sub, dentro un sacchetto di plastica. I due carabinieri, armati di taser, lo hanno immobilizzato.

Intanto a Sirolo qualcuno ha portato dei fiori nei pressi della rotatoria dove è avvenuto l’omicidio: ci sono un mazzo confezionato, un lumino, ma anche fiori sparsi, colti in qualche giardino, e un piccolo cartello: “Non si può morire così!”.