Storia delle Frecce Tricolori, compie 60 anni la pattuglia acrobatica nazionale

Nasce nel 1961 nell’aeroporto di Rivolto a Udine il 313° Gruppo di Addestramento Acrobatico della Pattuglia Acrobatica Nazionale dell’Aeronautica Militare Italiana, denominazione ufficiale che quasi nessuno conosce, perché nel mondo sono noti come le “Frecce Tricolori”.

Famose a livello mondiale per i loro spettacoli in cielo, la sua grandezza e i suoi record, la squadra è composta da piloti provenienti da tutti i reparti dell’aeronautica militare e costruiscono la compagnia acrobatica più numerosa del mondo poiché ci sono dieci velivoli, di cui nove in formazione e uno solista.

La selezione per entrare a far parte del corpo nazionale dell’aeronautica acrobatica militare è difficilissima. Ogni anno vengono scelti solo uno o due piloti tra chi ha più di mille ore di volo e una volta entrati, devono seguire un programma addestrativo d’inserimento graduale.

Da sempre le Frecce Tricolori sono simbolo dell’eccellenza Made in Italy nel mondo ed hanno il compito di rappresentare i valori, la tecnologia, la professionalità e la capacità di fare squadra dell’intera Aeronautica Militare.

Il comandante che fondò la squadra di 100 piloti era Mario Squarcina. Il primo volo avvenne il 1° maggio di 60 anni fa e solo due anni dopo iniziarono alcuni cambiamenti. L’organico dei piloti è cresciuto e si aggiunse la possibilità di usare i fumi colorati che oggi sono i dettagli che le contraddistinguono nel mondo.

Il fumo colorato si genera per dispersione tramite un tubicino posto nello scarico posteriore dell’aeroplano ed è composto da olio di vaselina e pigmenti non inquinanti. Spesso le esibizioni delle Frecce si concludono con la formazione al completo che disegna nel cielo un tricolore lungo 5 chilometri. La manovra fu realizzata per la prima volta a Pratica di Mare in occasione della cerimonia di addio all’F-104 Starfighter che fece raggiungere alle Frecce Tricolori il record mondiale per la bandiera nazionale più lunga mai realizzata.

Nel corso degli anni cambiano anche i velivoli. Inizialmente si volava sui dei cacciabombardieri Fiat G.91PAN, poi nel 1982 arrivano gli attuali Aermacchi MB-339 A/PAN MLU.

Nel festeggiare i 60 anni delle Frecce Tricolori è doveroso ricordare anche due incidenti accaduti nel corso degli anni. Il 3 maggio del 1961 durante un volo di addestramento acrobatico sulla aero base di Rivolto, due velivoli entrarono in collisione causando un morto tra i piloti. Ancora più tragico fu quello del 28 agosto 1988, considerato il giorno più doloroso della storia delle Frecce poiché durante un’esibizione all’Airshow Flugtag nella base NATO di Ramstein, in Germania, ci fu una collisione in volo che causò la perdita della vita a tre piloti e 67 spettatori.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di Squadra aerea, Alberto Rosso ha dichiarato:” Le Frecce Tricolori sono conosciute, apprezzate e portano in tutto il mondo il nostro Tricolore.  Sintetizzano tutto quello che è tecnologia, passione, capacità, competenza e professionalità che l’Italia è in grado di esportare e portare nel mondo“.