Femminicidio a Motta Santa Lucia, piccolo comune in provincia di Catanzaro. Una donna è stata uccisa dal marito al culmine di una lite, secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti. L’uomo è stato fermato. Il presunto colpevole è accusato di omicidio volontario aggravato. Sul caso indagano i carabinieri.
L’uomo ha 49 anni. Operaio di origini marocchine. Avrebbe soffocato la moglie in camera da letto. L’omicidio si sarebbe consumato la notte scorsa nel piccolo centro di circa 800 abitanti in Calabria. La donna è morta per asfissia. Stando a quanto ricostruito da Lacnews, media locale, la coppia si era trasferita a Motta Santa Lucia solo da pochi mesi.
L’uomo, impiegato di una ditta edile del posto, avrebbe confessato il delitto al suo datore di lavoro. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, allertati dall’imprenditore, hanno trovato la donna, anche lei di origini marocchine, senza vita nell’appartamento. Dopo aver raccolto le prime informazioni dal capo del 49enne, la Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha emesso un provvedimento di fermo notificato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Soveria Mannelli, supportati da personale della Stazione di Conflenti e del Nucleo Investigativo del Gruppo di Lamezia Terme.
Attivati per i rilievi tecnici del caso gli specialisti della sezione rilievi del reparto operativo di Catanzaro, nonché il medico legale per i preliminari accertamenti su luogo del delitto, alla presenza del magistrato del pubblico ministero di turno della Procura di Lamezia Terme che ha assunto la direzione delle indagini.
