Strangolata in casa con un laccio da scarpe, due fermi per l’omicidio di Anna Maria: “Sono zio e nipote”

Immagine di repertorio

Anna Maria Burrini era stata strangolata, con una corda, e ritrovata senza vita nel pomeriggio di martedì scorso, 27 settembre, nella casa dove viveva a Siena. Per l’omicidio della donna, 81 anni, la polizia ha fermato due persone mentre un’altra è denunciata a piede libero. Le generalità degli indagati sono state fornite in una conferenza stampa.

Burrini era titolare di una storica bottega nel centro cittadino poi dismessa. Affittava locali in zona e non viveva da sola in quanto era solita affittare anche una stanza nell’abitazione dove viveva a persone diverse, studenti o lavoratori. Aveva una sorella, che però non vive a Siena. È stata ritrovata senza vita nell’appartamento di via Sasseta martedì scorso. A dare l’allarme erano stati i vicini dopo aver sentito un forte rumore provenire dalla casa dell’anziana.

Quando le forze dell’ordine sono arrivate sul posto il cadavere della donna era riverso sul letto, l’appartamento a soqquadro nonostante non ci fossero segni di effrazione. Secondo le prime analisi la donna è stata strangolata con una corda stretta al collo. Le indagini sono partite immediatamente e hanno stretto il cerchio fino al fermo di un uomo e una donna.

I due fermati dalla squadra mobile di Siena, come reso noto nel punto stampa di oggi, sono un ex inquilino della vittima e la nipote dello stesso uomo, di nazionalità ucraina. Hanno 39 e 25 anni. Stando alla ricostruzione della polizia a consumare materialmente l’omicidio sarebbe stato l’uomo. Non riuscendo ad addormentare la vittima con una sostanza versata in un succo di frutta “avrebbe stretto un laccio da scarpa intorno al collo” di Burrini.

Sembra essere confermato il movente economico dietro il delitto. La donna aveva segnalato negli ultimi tempi diversi furti. Dalla casa della vittima era infatti sparita un’ingente somma di denaro, frutto degli affitti che l’81enne incassava in contanti. E secondo alcuni testimoni il 39enne sarebbe stato ritrovato in possesso di alcuni gioielli che appartenevano alla vittima