Tajani: “Disperso terzo italiano”. Erdogan apre i negoziati con Hamas, Zelensky pronto ad andare in Israele

Siamo entrati nel quinto giorno di guerra dopo l’attacco Hamas a Israele avvenuto nelle prime ore del mattino di sabato 7 ottobre. Il bilancio è drammatico con migliaia di morti (oltre 1200 quelli israeliani, oltre mille quelli palestinesi di Gaza, ma il dato è assai approssimativo). Migliaia anche i feriti dopo gli attacchi via terra e via cielo di Hamas e i successivi bombardamenti nella Striscia da parte di Israele: sono quasi 5mila i feriti palestinesi, quasi 3mila quelli israeliani, con ospedali in condizioni disperate, soprattutto l’unico operativo a Gaza. Qui la situazione è drammatica con gli sfollati, secondo l’Onu, che sono oltre 123mila e con la popolazione che risente dei danni a strutture idriche e igieniche, con l’unica centrale elettrica della Striscia di Gaza che è a corto di carburante. Le Nazioni Unite hanno anche ammonito l’assedio disposto dal ministro della Difesa di Tel Aviv Yoav Gallant che lunedì scorso ha annunciato che a Gaza non arriveranno più “né elettricità, né cibo, né acqua, né carburante”. “L’imposizione di assedi che mettono in pericolo la vita dei civili privandoli di beni essenziali per la loro sopravvivenza è vietata dal diritto internazionale umanitario” la replica dell’Onu.