Tangenti per lavori anti-covid nelle scuole, arrestato l’ex vicesindaco: “Posizione da chiarire”

Terremoto nel Comune di Torre Annunziata: l’ex vicesindaco Luigi Ammendola è stato arrestato dai finanzieri del gruppo e della compagnia di Torre Annunziata perché gli inquirenti lo ritengono coinvolto nella vicenda delle mazzette sulla spiaggia delle Sette Scogliere che ha visto l’arresto in flagranza – lo scorso dicembre – dell’allora capo dell’ufficio tecnico Nunzio Ariano.

In quel frangente, Ariano fu sorpreso a incassare una “bustarella” da 10mila euro data da un imprenditore per i lavori di messa in sicurezza alle norme anticovid delle scuole cittadine. È in carcere da oltre sei mesi, mentre ad Ammendola il sindaco Vincenzo Ascione revocò le deleghe dopo lo scoppio dello scandalo mazzette.

Inizialmente il primo cittadino aveva tentato di preservare il suo vice, che aveva la delega ai lavori pubblici, azzerando una giunta che aveva nominato da pochissimi giorni. Ci furono diversi nuovi ingressi e qualche conferma, Ammendola compreso.

Anche la segreteria provinciale di Napoli e quella regionale del Pd, avevano indirettamente difeso l’ex vicesindaco, scegliendo di commissariare la sezione locale dei dem che a nome del segretario aveva chiesto la testa dell’ex numero due della giunta Ascione.

“Abbiamo tagliato i ponti con la vecchia esperienza amministrativa ormai da tempo. Era chiaro che si cercassero anche delle responsabilità politiche”, ha dichiarato il sindaco Ascione, aggiungendo: “Resto convinto che l’ex vicesindaco meriti un atteggiamento di cautela e garanzia. Il caso dell’ex sindaco di Lodi è emblematico in questo senso. La sua posizione è ancora da chiarire a differenza di ciò che è successo con l’ingegnere Ariano arrestato in flagranza di reato. Io continuerò nel mio lavoro di sindaco. Sarebbe un peccato bloccare un processo di cambiamento già avviato”.