Teramo chiama Afghanistan: immatricolati 42 studenti arrivati grazie a un corridoio umanitario

Quarantadue studenti afghani iscritti all’Università di Teramo, che diventa così l’ateneo italiano ad aver accolto il maggior numero di studenti dal Paese martoriato da decenni di guerra e dal ritorno dei Talebani al potere. La cerimonia di accoglienza si è tenuta lo scorso venerdì, nella Sala delle lauree del Polo Didattico S. Spaventa dell’Ateneo abruzzese.

I ragazzi – 25 uomini e 17 donne – sono arrivati da pochissimo in Italia grazie al corridoio umanitario reso possibile dal progetto Roshanak, a cura dell’Associazione Salam, in collegamento con il partner afghano ONG Karawan Welfare Foundation e in collaborazione con l’Università di Teramo e l’ADSU, l’Azienda per il diritto allo studio.

A dare il benvenuto agli studenti afgani anche il ministro dell’Università Cristina Messa, a testimonianza dell’importanza dell’evento. Ovviamente presenti anche il Rettore Dino Mastrocola, la presidente dell’Associazione Salam Simona Fernandez, una rappresentanza diplomatica afgana, la referente del progetto per l’Ateneo di Teramo Fiammetta Ricci e, in collegamento, il  e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).

Il Progetto Roshanak è un progetto di cooperazione internazionale molto articolato che prevede la creazione di un corridoio umanitario per mettere in salvo, accogliere in Italia e immatricolare studentesse e studenti afgani nell’Università di Teramo, che possono così avere un’opportunità di studio, di vita e di futuro migliore. Attraverso un Accordo quadro tra Università di Teramo, Adsu Teramo e Associazione Salam, e con un intenso lavoro e un proficuo rapporto con le istituzioni e i partner del progetto, è stato possibile portare in Italia, con visto di studio, 42 giovani afgani che si sono immatricolati ai vari Corsi di studio dell’Ateneo teramano. Questi verranno affiancati da uno specifico servizio di tutoraggio e di supporto per l’integrazione sociale e l’inserimento nel tessuto sociale della comunità accademica e del territorio.