Si continuano a temere gravi conseguenze per il violento terremoto di magnitudo 8.8 che nella notte ha scosso la penisola della Kamchatka, situata all’estremo oriente della Russia e affacciata sull’Oceano Pacifico: uno degli eventi sismici più intensi mai registrati con le moderne tecnologie. L’attenzione si concentra soprattutto sul rischio tsunami: il sisma sta infatti innescando onde anomale alte fino a 4 metri nel Pacifico, con le autorità che hanno ordinato evacuazioni non solo nell’area dell’epicentro del terremoto, ma anche in alcune zone costiere del Giappone e degli Stati Uniti.
In Russia, dove al momento non sono arrivate notizie di feriti a causa delle onde, è stato dichiarato lo stato di emergenza nel distretto di Severo–Kurilskij. Le prime onde generate dal sisma sono già invece arrivate sulle coste delle Hawaii (che ha chiuso i porti commerciali e cancellato tutti i voli) dichiarando lo stato di emergenza, e dell’Alaska. Le onde colpiranno le coste per diverse ore, ma l’allerta massima è stata attivata proprio in questi minuti in tutto l’arcipelago hawaiano, nel nord della California. Poco prima delle undici del mattino, le prime onde hanno colpito lo stato costiero: livelli d’acqua molto elevati a Crescent City, vicino al confine con l’Oregon. “Restate forti e state al sicuro”, ha detto il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. In Giappone, dove quasi 2 milioni di persone sono state sottoposta ad allerta evacuazione, i flutti hanno già raggiunto altezze tra i 3 e i 4 metri, mentre sulla costa russa si segnalano distruzioni causate da onde che superano i 5 metri, e anche il Centro di allerta tsunami del Ministero delle risorse naturali cinese ha emesso un allarme per alcune zone della costa orientale, sebbene siano attese onde di minore intensità. Intanto, anche la Colombia ha ordinato l’evacuazione delle zone vicino al Pacifico.
In aggiornamento
Terremoto Russia, il sesto più potente mai registrato
Quello di stanotte è stato il sesto terremoto più potente della storia. La “classifica” dei dieci terremoti più sconvolgenti vede quello di Valdivia, in Cile, al primo posto
- Valdivia, Cile – magnitudo 9.5°(1960)
- Sumatra, Indonesia – magnitudo 9,3° (2004)
- Stretto di Prince William, Alaska – magnitudo 9,2° (1964)
- Tōhoku, Giappone – magnitudo 9,0° (2011)
- Kamchatka, Russia – magnitudo 9,0°(1952)
- Kamchatka, Russia – magnitudo 8,8° (2025)
- Ecuador e Colombia – magnitudo 8,8°(1906)
- Concepcion, Cile – magnitudo 8,8°(2010)
- Isole Rat, Alaska – magnitudo 8,7° (1965)
- Sumatra, Indonesia – magnitudo 8,6° (2005).
