Un annuncio arrivato a sorpresa e che ha ovviamente provocato un terremoto in Meta, come da ottobre dello scorso anno si chiama la holding di Mark Zuckerberg che controlla i social Facebook, WhatsApp e Instagram.
Con un post sui social, l’ormai ex Chief Operating Officer Sheryl Sandberg ha annunciato l’addio alla compagnia dopo 14 anni di lavoro al suo interno. Sandberg, 52enne manager con un passato in Google, era entrata in Facebook nel 2008. Nei 14 anni passati nella compagnia lanciata da Zuckerberg, Sandberg ha assunto alcune delle decisioni più importanti sulle politiche e il funzionamento di Facebook, in particolari sulla gestione delle pubblicità, che rappresentano la principale fonti di ricavi.
“Quando ho accettato questo lavoro nel 2008, speravo di stare in questo ruolo per cinque anni. Quattordici anni dopo, è giunto il momento di scrivere il prossimo capitolo della mia vita. È la fine di un’era. Mi mancherà lavorare al tuo fianco, ogni giorno: ma sono grata di averti, per sempre, come amica. Grazie per tutto ciò che hai fatto per me e per la mia famiglia, per la nostra azienda, per milioni di persone in tutto il mondo. Sei una superstar”, è il messaggio scritto sui social dall’ex numero due di Meta, rivolto in particolare a Zuckerberg.
Abbandonata Meta Sandberg, che in più occasioni negli anni scorsi aveva espresso il desiderio di lasciare Facebook per occuparsi di altro, si dedicherà a tempo pieno a “Lean In”, la propria fondazione che si occupa di varie attività filantropiche legate soprattutto ai temi della parità di genere.
Toni simili anche sulla pagina del fondatore del social network. “Quando Sheryl si è unita a me nel 2008, avevo solo 23 anni e sapevo a malapena qualcosa sulla gestione di un’azienda. Avevamo costruito un ottimo prodotto – il sito web di Facebook – ma non avevamo ancora un’attività redditizia e ci stavamo muovendo per passare da una piccola startup a una vera organizzazione. Sheryl ha progettato la nostra attività pubblicitaria, assunto persone fantastiche, forgiato la nostra cultura manageriale e mi ha insegnato a gestire un’azienda”.
Zuckerberg ha già annunciato che il sostituto di Sandberg sarà Javier Olivan, 44enne spagnolo dalla lunga esperienza, lavorando in Facebook/Meta dal 2007.
Il duo Zuckerberg/Sandberg è stato al timone di Facebook nei momenti più bui dell’azienda e le frizioni tra i due ‘capi’ sono state raccontate in particolare nel libro “An Ugly Truth, Inside Facebook’s Battle for Domination”, scritto dalle giornaliste del New York Times Cecilia Kang e Sheera Frenkel nel 2021.
Un rapporto incrinato in particolare per il ruolo di Facebook nella diffusione delle notizie false sul social, che ebbero poi un ruolo importante nell’elezioni di Donald Trump alla Casa Bianca nel 2016.
Sandberg venne colpita due anni dopo anche dallo scandalo Cambridge Analytica, società che aveva utilizzato una gigantesca quantità di dati privati degli utenti di Facebook. La Chief Operating Officer all’epoca, da responsabile delle relazioni pubbliche della società, aveva provato a sminuire il problema e non aveva introdotto cambiamenti significativi nel sistema di funzionamento del social network.
Nonostante le critiche, fu però anche anche grazie a Sandberg che Facebook è diventata una società di successo: nel 2007, l’anno prima dell’arrivo di Sandberg, Facebook produceva ricavi per 153 milioni di dollari, contro i 27,6 miliardi del 2016.
