Tra incarichi ai magistrati e giustizia sportiva: la battaglia contro i mandarini di Palazzo Spada

“I magistrati hanno fatto un concorso per fare i processi e scrivere le sentenze. Se vogliono fare altro si mettessero pure in aspettativa”, afferma Enrico Costa, responsabile giustizia di Azione, presentando l’altro giorno un odg alla Camera che impone il collocamento fuori ruolo per i magistrati amministrativi e contabili con incarichi nella giustizia sportiva.

“Questa è la vera casta e dobbiamo finirla una volta per tutte”, ha tuonato Costa. Il tema, va detto, non è nuovo e riguarda la pletora di incarichi extragiudiziari che vengono dati in particolare ai magistrati amministrativi e contabili. Se per i magistrati ordinari dal 2006 c’è un freno a questo genere di incarichi che determinano un “appannamento” della loro terzietà ed imparzialità, per quelli amministrativi e contabili gli incarichi extragiudiziari continuano invece ad essere affidati come se non ci fosse un domani.

Una situazione che non ha eguali in nessun altro Paese occidentale. “Pensate sia giustizia giusta che un magistrato stia in un organo della giustizia sportiva e poi il suo collega vicino di stanza debba decidere sui provvedimenti che ha preso? Certo, quelli nella giustizia sportiva sono incarichi gratuiti ma guarda caso dopo ne arriva sempre uno ben remunerato”, ha puntualizzato Costa.

Il governo, per la cronaca, aveva subito dato pare contrario. Forza Italia ha annunciato il voto a favore e il governo, a quel punto, per non andare sotto ha cambiato parere e ha accolto l’odg.

La battaglia di Costa è solo all’inizio contro i mandarini di Palazzo Spada.