Nella serata del 2 settembre il presidente Trump ha convocato una conferenza stampa, dichiarando di dover fare un importante annuncio. La comunicazione è arrivata immediatamente, e riguardava lo Space Command, la cui sede verrà spostata dal Colorado all’Alabama, con un cambio di passo rispetto all’Amministrazione Biden, che nel 2023 aveva deciso di mantenere la sede nel Colorado. Il problema di questo annuncio è la motivazione alla sua base.
Il caso del voto
Il presidente, infatti, ha spiegato che un “importante fattore” nella sua scelta di spostare gli uffici dal Colorado è stato l’utilizzo che lo Stato fa del mail-in voting, il voto per posta. Da tanti anni ormai Trump si è lanciato all’attacco dello strumento, ritenuto come responsabile delle elezioni rubate del 2020, e nelle scorse settimane ha promesso di far partire un movimento per superare e abolire la procedura, ritenuta come portatrice di corruzione elettorale.
Il caso del Colorado, oltre a rappresentare un evidente atto di ritorsione contro quello che ormai è saldamente un blue State, e un favore a un red State come l’Alabama, è esemplificativo dell’azione trumpiana contro un istituto che storicamente viene utilizzato maggiormente dagli elettori democratici. Le dichiarazioni di Donald vanno contro la strategia di sensibilizzazione e di incentivo al voto per posta, adottata proprio dal Partito repubblicano nelle scorse elezioni, con un investimento di 16 milioni di dollari nella promozione del voto per posta.
Il voto per posta riveste un’importanza rilevante nei processi di elezioni democratiche. In primis, facilita la partecipazione dei cosiddetti “low-propensity voters”, elettori che avrebbero una bassa propensione a votare in assenza di facilitazioni; ma sono uno strumento di civiltà anche per persone con mobilità ridotta. Va segnalato, inoltre, come alcune comunità siano obbligate a utilizzare il voto per posta, data la scarsa densità abitativa di alcuni luoghi. Come segnala il sito d’informazione Idaho Capital Sun, sono diverse le contee rurali che possono votare solamente per posta, e l’eliminazione di questo strumento potrebbe solamente peggiorare la qualità e la rappresentatività delle elezioni.
Obiettivo elezioni di medio termine
Il progetto dell’Amministrazione è chiaro: fare tutto il possibile per garantire che i repubblicani mantengano il potere dopo le elezioni di medio termine del 2026. Non dimentichiamoci lo sforzo che il presidente sta facendo per garantire che un numero sempre maggiore di Stati in mano ai repubblicani aumenti il numero dei seggi del GOP tramite la pratica del gerrymandering. Limitare il voto per posta si inserirebbe in questa strategia, nonostante le elezioni siano regolate a livello statale, rendendo poco chiare le modalità con cui si dovrebbe eliminare la pratica.
La paura di perdere la maggioranza alla Camera nel 2026 guida ogni suo passo, portandolo a manipolare, ancora una volta, le regole del gioco in favore dei repubblicani. Dagli attacchi alla libertà di poter votare per posta al gerrymandering, l’obiettivo è sempre lo stesso: proteggere il potere a ogni costo. Ma nel tentativo di blindare il suo potere, Trump rischia di svuotare di significato le stesse regole che dovrebbero garantire un equilibrio democratico.
