Turismo, la politica riconosca il ruolo delle piccole comunità nello sviluppo nazionale

Un paese di poeti, santi e navigatori. Ma anche di “Borghi”. Da qualche anno la riscoperta di un policentrismo territoriale italiano viene veicolato mediaticamente dal concetto irreale di “Borgo”. Una romanzata narrazione delle migliaia di comuni italiani che continuano a spopolarsi in favore di quelle pochissime metropoli, che al contempo diventano invivibili. Dunque cosa fa la politica? Contiene i danni tirando fuori dal mazzo il miraggio del “Turismo petrolio d’Italia”, come se indirizzare le politiche pubbliche verso uno sviluppo turistico dei comuni non sia già un atteggiamento di rassegna verso una residenzialità che manca e che con il turismo non ha nulla a che fare.

Visto dai centri delle grandi metropoli e con gli occhi di una classe dirigente sempre più urbana, il “borgo” diventa così un semplice contenitore dove riporre, paradossalmente, l’alterità dei territori. Questa visione simbolica di “metrofilia” – che trae piacere dall’immagine di un oggetto atipico dove il borghese illuminato viene a colonizzare il borgo bello e bisognoso – è la rappresentazione più reale della visione nazionale dei paesi Italiani, una visione che misconosce l’autonomia territoriale e paritaria nei confronti delle più grandi realtà.

Le conseguenze sfociano soprattutto nel fenomeno della migrazione, che ingloba un impoverimento culturale, sociale e politico. Per rendere l’idea, cari lettori, prendete due punti a caso sulla cartina, non confinanti: tracciando il segmento che li unisce passerete con ogni probabilità da luoghi “anonimi”, vivi probabilmente perché connessi a posti “conosciuti”; ed ecco che di colpo si materializza un altro “Belpaese” fatto di tanti posti marginali.

In tutto ciò la banalità non è più da respingere, bensì da accettare per migliorarsi. In conclusione spero che la politica riconosca finalmente il ruolo di queste comunità nello sviluppo nazionale auspicando una riforma strutturale che dia un maggiore peso amministrativo e politico agli amministratori locali.