Uccelli morti sulla spiaggia: il giallo ancora irrisolto

Decine di uccelli trovati morti sulle spiagge del casertano. Un episodio sospetto che ha innescato un vero e proprio giallo. Le fotografie dei volatili hanno fatto il giro del web. A denunciare l’accaduto la Lipu Caserta che attraverso il suo canale Facebook ha fatto sapere delle segnalazioni postando diverse foto. Si tratta di esemplari di berta minore atlantica, una specie protetta che si nutre di pesce azzurro, nidifica sulle coste rocciose come Ischia e Procida. Probabile che gli uccelli morti siano finiti anche in mare. I corpi sono stati ritrovati lungo l’arenile di Mondragone.

“Sono tantissime le segnalazioni che ci stanno giungendo in questo momento dai cittadini – si legge nel post – circa il rinvenimento lungo l’arenile mondragonese di decine di berte minori morte, una specie marina protetta. Abbiamo attivato il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici, ndr) dell’ASL Napoli 1 e la Capitaneria di Porto”. Tra le ipotesi avanzate per spiegare il fenomeno, un’alga tossica che sarebbe risultata letale per questi uccelli che si nutrono di pesce azzurro.

Non è la prima volta che si verificano tali ritrovamenti. Già nel 2015 diversi esemplari erano stati trovati morti alla foce del Lago Patria. “Abbiamo allertato la Guardia Costiera di Castelvolturno e attendiamo il responso dei veterinari dell’Asl che sta sottoponendo gli uccelli all’esame necroscopico. Quasi certamente si tratta di avvelenamento scaturito dall’inquinamento”, aveva fatto sapere in quel caso la Lipu locale.

L’Istituto zooprofilattico meridionale condusse un’indagine sul caso. Ma il giallo ancora non è stato chiarito. Maurizio Frassinet, ornitologo e presidente per l’associazione per gli studi ornitologici nel meridione (Asoim), ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno che questi uccelli “dalle nostre parti nidificano sulle isole pontine. Dopo la schiusa delle uova si spingono ad alimentarsi fino al mare della costa casertana, piuttosto pescoso. A fine giornata ritornano al nido per nutrire i piccoli. La morte dei genitori espone alla medesima sorte, ovviamente, la nidiata”.