Un caso di cronaca che ha sconvolto Liverpool e l’Inghilterra. Nella città dei Beatles lunedì 22 agosto una bambina di 9 anni è stata uccisa a colpi d’arma fa fuoco, rimasta vittima di uno scontro tra gang che da settimane si stanno ‘confrontando’ nella città e che hanno provocato tre morti in sette giorni.
Olivia Pratt-Korbel, questo il nome della bambina, è morta nella sua abitazione nel quartiere di Dovecot, Secondo la ricostruzione della polizia inglese, la vittima designata era un 35enne, inseguito da una persona armata: per sottrarsi alla caccia all’uomo si è introdotto nell’abitazione di Kingsheath Avenue dove abitava Olivia e la madre Cheryl Pratt-Korbel. Quest’ultima aveva aperto la porta per capire che cosa stesse succedendo vista la confusione che sentiva arrivare dall’esterno.
Un ‘errore’ fatale. Una volta aperta la porta il 35enne si è precipitato all’interno dell’appartamento, mentre il killer da fuori ha iniziato a sparare colpendo Olivia al petto e la madre Cheryl, che ha provato precipitosamente a richiudere la porta, al polso. La bambina di 9 anni è morta dopo il trasporto all’Alder Hey Children’s Hospital da parte della polizia.
Il killer è stato descritto come un uomo di corporatura snella alto circa 170 cm, con indosso una giacca imbottita nera, un passamontagna nero e guanti neri.
Una prima svolta nell’indagine è arrivata nella giornata odierna. Come riferisce la Bbc, un uomo è stato arrestato in quanto probabile obiettivo dell’uomo armato che ha sparato e ucciso Olivia. Il 35enne, a sua volta ferito nell’agguato, era stato invece portato via da un’Audi con a bordo suoi ‘complici’, ma è stato rintracciato dopo meno di 48 ore dalla polizia del Merseyside. L’uomo, Joseph Nee, già arrestato in passato per furto e condannato a tre anni e nove mesi, è stato trattenuto in carcere e sarà interrogato. La polizia ha reso noto che non ha legami con la famiglia in questione Pratt-Korbel.
Ma l indagini “sullo scioccante omicidio di Olivia” continuano, ha spiegato il capitano Mark Kameen, aggiungendo che la polizia “sostiene la sua famiglia mentre cerca di fare i conti con questa tragedia“. “Vorrei fare mie le parole del nostro capo della polizia ieri e fare appello alla comunità affinché continui ad aiutare questa famiglia in ogni modo possibile. Faremo tutto il possibile per togliere dalle strade tutti coloro che sono coinvolti in crimini armati, come dimostra questo arresto“. Kameen ha sottolineato che questo “non è il momento per chi sa chi è responsabile di tacere. È giunto il momento per tutti noi di rendere il Merseyside un luogo in cui l’uso delle armi nelle nostre strade è totalmente inaccettabile e chi le usa è tenuto a risponderne“, ha incalzato il capitano. “Se avete visto, sentito, immortalato o saputo qualcosa, comunicatecelo direttamente o in modo anonimo e continueremo ad agire”.
Su Twitter invece il primo ministro Boris Johnson ha affermato che la sparatoria è stata “orribile” e “insensata” e che i suoi pensieri sono rivolti alla famiglia di Olivia e “alla gente di Liverpool“. Ha aggiunto che la polizia del Merseyside avrà “tutto ciò di cui ha bisogno per catturare i responsabili e garantire giustizia per Olivia“. Il sindaco di Liverpool, Joanne Anderson, ha twittato che “qualcuno là fuori sa chi ha fatto questo“, aggiungendo che “per Olivia e per la sicurezza delle comunità della nostra città, devi farti avanti“.
