Ucciso e fatto a pezzi da moglie e figli, dietro l’omicidio di Ciro Palmieri anni di violenze domestiche

Anni di violenze domestiche e sopraffazioni. Sarebbe stato questo il contesto in cui è nato il brutale omicidio di Ciro Palmieri, panettiere di 43 anni di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, ucciso con più di trenta coltellate dalla moglie Monica Milite, dal figlio 18enne Massimiliano, e dal terzogenito di 15 anni.

Dopo l’omicidio, avvenuto il 29 luglio scorso, il cadavere è stato fatto a pezzi, raccolto in sacchi di plastica e gettato in un dirupo. A cristallizzarla le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’abitazione che moglie e figli avevano provato a sovrascrivere ma un consulente tecnico nominato dalla procura di Salerno è riuscito a recuperare.

Le indagini sono partite il 30 luglio scorso dopo la denuncia di scomparsa di Palmieri da parte della stessa moglie. La versione fornita dalla donna non ha convinto sin da subito i militari dell’Arma, generando il sospetto che la ricostruzione della scomparsa non corrispondesse a quanto realmente accaduto. Così è stato disposto il sequestro del registratore dell’impianto di videosorveglianza dell’abitazione con diverse telecamere interne.

Dalla visione delle immagini reali, che donna e figli avevano provato ad occultare, è emerso un quadro raccapricciante: Palmieri è stato infatti ucciso in seguito a una violenta lite familiare. Aggredito da moglie e figli armati di coltelli, l’uomo è stato pugnalato più volte anche quando era a terra. Il tutto davanti al terzo figlio della coppia, di undici anni.

La furia della donna e dei due figli è proseguita anche dopo la morte dell’uomo: le immagini hanno immortalato l’amputazione di una gamba della vittima, il suo posizionamento all’interno di una busta di plastica e il successivo trasporto, per l’occultamente.

Sono immagini, quelle restituite dalle telecamere, definite “agghiaccianti e cruente” dagli stessi procuratori di Salerno, ordinario e minorile, che in mattinata hanno emesso un fermo d’indiziato di delitto nei confronti della donna e dei due figli

La donna e il figlio 18enne, Massimiliano, sono ora in carcere, mentre il 15enne è in un istituto ed è stato sentito dalla Procura minorile: dovranno rispondere di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e occultamento di cadavere.

Proprio i figli della coppia, scrive Repubblica, non hanno negato i fatti e hanno raccontato come il padre picchiava spesso la madre, rompendo tutto nei frequenti momenti di rabbia. Diversi anni fa proprio Ciro Palmieri era stato colpito da un provvedimento cautelare di allontanamento da casa per violenze, salvo poi farci ritorno.

I tre sono difesi dall’avvocato Damiano Cantalupo: nei prossimi giorni il primo a venire ascoltato dal gip sarà il figlio 15enne, poi sarà la volta della madre e del fratello maggiore. Si è chiuso nel silenzio invece il bambino 11enne che ha assistito all’omicidio, mentre il fratello della vittima sui social ha pubblicato un duro post contro gli assassini.