Una lista civica nazionale e riformista, Alessandro Onorato: “Contribuire con idee concrete”

ALESSANDRO ONORATO ASSESSORE GRANDI EVENTI ROMA CAPITALE

Una proposta pragmatica, concreta, un confronto di idee sviluppate a contatto coi cittadini. La parola chiave dell’iniziativa politica dell’assessore di Roma, Alessandro Onorato, è esperienza. La sua e quelle di altre centinaia di amministratori provenienti da piccole e grandi città d’Italia, da sintetizzare nel programma di un’ambiziosa Lista civica nazionale, dai caratteri liberali e riformisti. Il nuovo progetto politico di Onorato è stato l’argomento centrale dell’Ora del Riformista di ieri, moderata da Aldo Torchiaro e animata dagli interventi di Romano Benini, giornalista economico, Elena Bonetti, presidente di Azione, già ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Giorgio Merlo, giornalista, Alessandro Onorato, assessore ai Grandi eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale e Giampaolo Sodano, già direttore di Rai Due e deputato del Partito socialista italiano.

Catalizzare idee diverse e sintetizzarle, obiettivo che la nuova proposta politica di Onorato si prefissa, è un lavoro che Azione fa da tempo, come ricorda la presidente Bonetti: «Stiamo costruendo una rete, un soggetto che non sia solo un contenitore per le idee riformiste, ma uno spazio politico in grado di rendere concreta l’azione riformista nella politica italiana». E su possibili cambi di fronte del centro ribadisce: «Non credo nei progetti delle varie tende riformiste che stanno emergendo rispetto al centrosinistra e non ritengo che il centro possa avere uno spazio liberale popolare nel centrodestra». Quello di Onorato, però, si presenta come un progetto che punta a colmare i vuoti lasciati proprio dall’attuale campo politico di centrosinistra, come spiega il suo promotore: «In Italia tutte le migliori esperienze amministrative vedono una sintesi tra Pd ed esperienze civiche, che producono una classe dirigente, poi di governo, abituata a essere molto pragmatica e a risolvere le questioni delle persone».

Il fine da perseguire, secondo l’assessore è «capire come contribuire con una serie di proposte concrete» e ha in mente un organico ben preciso per farlo: «Dobbiamo mettere in campo migliaia di persone che non si riconoscono nei partiti, ma nel campo del centrosinistra e dare loro la possibilità di generare un nuovo spazio che completi la proposta del Pd, ancora oggi vincolata in modo netto a sinistra». Bonetti apprezza l’iniziativa, ma solleva alcune questioni: «Penso che l’esperienza civica degli amministratori vada messa in campo in modo importante. Ma non credo che questa possa assumere un volto significativo laddove sceglie a priori di essere nel campo largo a trazione Avs e 5Stelle. Data la loro posizione nei confronti della Russia di Putin, penso che sia inaccettabile per un riformista».

Di liste civiche se ne intende Sodano, che approva il progetto di Onorato: «Siamo ormai di fronte a un’esperienza ultra-decennale del fenomeno delle liste civiche nelle competizioni elettorali locali. È innegabile che vi sono state delle esperienze civiche di straordinario interesse». E la loro crescita di numero è una conseguenza della diminuzione di affluenza registrata nel nostro Paese: «Le liste civiche sono diventate una sorta di rifugio per coloro che non rinunciano a partecipare, ma ritengono che i partiti, ereditati dal secolo scorso, non siano più adeguati a rappresentare la volontà dei cittadini». Dello stesso avviso Benini: «Il tentativo di allargare la presenza dei riformisti insieme a quella di coloro che hanno avuto esperienze nei nostri enti locali è prezioso.

Il bipolarismo ha perso la sua spinta propulsiva. Dobbiamo pensare – precisa il giornalista – che c’è una buona parte di italiani che fatica a relazionarsi con la politica perché questa, soprattutto a livello nazionale, non sta dando risposte chiare». Merlo fornisce una visione più culturale: «Per poter evitare quello che un tempo si chiamava bipolarismo selvaggio, che è attualmente in corso, occorre avere la capacità politica, culturale e soprattutto progettuale di saper declinare quella che Guido Bodrato chiamava per molti anni la politica di centro». Nell’appuntamento del prossimo 23 luglio, a Fermo, saranno presentati i primi 200 amministratori che hanno aderito al progetto di Onorato: «Servono tante nuove persone capaci – conclude Onorato -, già alla prova con situazioni complesse, che si uniscano in una visione di Paese con un campo politico chiaro».