“Vai! Ti pago una cena”, manda l’amico a farsi vaccinare al posto suo: 30enne arrestato

L’amico gli aveva proposto una cena se si fosse fatto inoculare al posto suo il vaccino anti-covid. E per questo è stato arrestato in flagranza, a Cagliari, dalla Polizia di Stato. Dovrà rispondere dei reati di sostituzione di persona e di falsa attestazione di identità a Pubblico Ufficiale. Protagonista della vicenda un 30enne disoccupato.

Si era presentato all’hub vaccinale della Fiera per ricevere la prima dose del vaccino anti-covid. Quando è arrivato il suo turno, ha mostrato i documenti all’infermiera. Un poliziotto presente si è accorto del falso e ha smascherato il 30enne. Sul posto erano presenti infatti gli uomini della Seconda Sezione della Mobile per vigilare sulla regolarità delle procedure di vaccinazione e per tutelare il personale sanitario.

L’amico No Vax che lo aveva convinto gli aveva promesso una cena al ristorante. E gli aveva passato la propria carta d’identità e la tessera sanitaria per ricevere la somministrazione al posto suo. Sul documento di identità era stata macroscopicamente sostituita la fototessera con quella del 30enne. L’uomo, 40enne gestore di un autonoleggio, è stato denunciato per concorso nel reato di uso di documento falso. Su disposizione del Pubblico Ministero il 30enne, pregiudicato, è stato messo ai domiciliari.

L’episodio va ad aggiungersi alle altre perle, grottesche se non ridicole, che si sono verificate in questi mesi negli hub vaccinali. Il bracco in silicone, i pagamenti per false vaccinazioni, il laccio emostatico per bloccare il farmaco: trovate anche pericolose, puntualmente o quasi sempre smascherate dal personale in prima linea nella campagna vaccinale. L’Italia è arrivata a un totale di oltre 125 milioni di somministrazioni, l’87% della popolazione over 12 ha completato il ciclo di due dosi. Oltre 31 milioni di persone ha ricevute la dose addizionale, booster, circa il 78% della popolazione potenzialmente oggetto del richiamo.