Al via l’inchiesta che dovrà stabilire i ruoli e le responsabilità qi quanto accaduto a via Gola a Milano, con i vigili del fuoco accerchiati e presi a bottigliate mentre cercavano di spegnere un rogo appiccato da un gruppo di ragazzi quasi certamente abitanti abusivi della strada che affaccia sul Naviglio Pavese diventata, da anni, fortino della criminalità, tra spaccio di droga e occupazioni abusive.

“Solidarietà ai vigili del fuoco di Milano, aggrediti la notte di Capodanno a Milano in via Gola da violenti che avevano prima appiccato il fuoco a un cumulo di rifiuti. Siamo certi che gli inquirenti individueranno quanto prima i responsabili, chiunque essi siano, e li assicureranno alla giustizia. Nessuna tolleranza per la violenza è concessa”, twitta il deputato Pd Emanuele Fiano, commentando come tanti altri esponenti politici l’aggressione di via Gola.

Ancora ieri tra via Gola e via Pichi c’erano i resti disciolti dei bidoni dell’immondizia dati alle fiamme nella notte di San Silvestro: roghi che, raccontano i residenti, avvengono da anni. Come si vede anche nei numerosi video che circolano sui social network, i ragazzi urlano “Gola’s locos! Gola’s locos!”: sarebbero loro, e non gli attivisti del centro sociale “Cuore in Gola”, gli autori degli incendi e dell’aggressione ai pompieri.

Qualcuno si è anche impadronito delle chiavi di una delle autobotti, rallentando l’intervento di spegnimento dell’incendio, e solo l’arrivo delle volanti della polizia ha impedito che le fiamme divampassero provocando danni veri. I residenti lamentano da anni di non essere ascoltati, né dall’Aler, proprietaria di molti degli stabili popolari, né dalle forze dell’ordine, tra spaccio e regolamenti di conti tra pusher anche in pieno giorno.

Il Presidente di Filp Anppe Vigili del Fuoco Fernando Cordella esprime solidarietà ai colleghi aggrediti la notte di capodanno a Milano in Via Gola da violenti che avevano prima appiccato il fuoco a un cumulo di rifiuti, aggredito a bottigliate vigili del fuoco che tentavo di spegnere l’incendio e poi derubato le chiavi dell’autopompa. “Abbiamo aspettato qualche giorno, al momento sono arrivate solo parole di solidarietà e non forti prese di posizione da parte dei politici, bisogna urgentemente inasprire le pene verso chi commette questi tipi di reati – dichiara Cordella – non possiamo sempre subire, già l’anno scorso un fatto del genere era accaduto a Catania”.

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