Vittorio Sgarbi risponde a Nicola Franco: “Ti spiego perché non voglio fare l’assessore a Tor Bella Monaca”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 25-06-2020 Roma Politica Camera dei Deputati - dl Giustizia Nella foto Vittorio Sgarbi preso di forza dagli assistenti parlamentari e trascinato fuori dall'aula dopo aver insultato la deputata di Forza Italia Giusi Bartolozzi Photo Roberto Monaldo / LaPresse 25-06-2020 Rome (Italy) Chamber of Deputies - Justice law decree In the pic Vittorio Sgarbi dragged out of the Chamber by parliamentary assistants after insulting the deputy of Forza Italia party Giusi Bartolozzi

Il fumantino critico d’arte torna sul suo mai nato assessorato del VI municipio di Roma. Tutto è cominciato da un video pubblicato sulla pagina Facebook dove Vittorio Sgarbi aveva dichiarato che avrebbe ricoperto con piacere e approccio pionieristico il ruolo di nuovo assessore alla Cultura di Tor Bella Monaca, avanzando anche una serie di proposte per la periferia.

Il filmato è diventato virale ed è stato ripreso da molte testate che hanno, secondo il critico, letto male la situazione. Oggi lo sfogo diretto ai quotidiani e al neo minisindaco Nicola Franco: “Non voglio fare l’assessore, sono indisponibile. Capito?”.

Vittorio Sgarbi, attualmente sindaco di Sutri, parla dei progetti che aveva in mente: “Avrei affidato il Teatro di Tor Bella Monaca a Moni Ovadia, mentre Renzo Piano sarebbe stato fondamentale nel processo di rigenerazione delle periferie. Avrei coinvolto anche i centri sociali mossi da spirito costruttivo e avrei fatto venire nella capitale anche il Presidente dell’Albania, una persona che ha rivoluzionato il suo Paese con l’arte in una grande impresa che fu quella di dipingere a festa le città”.

Un impegno quello dell’assessore che non avrebbe trovato incompatibilità con i suoi (molti) altri impegni, come ricordato anche da Sgarbi “in base alla legge Bassanini non c’è nessuna incompatibilità perché l’assessorato è una nomina e non una carica elettiva quindi io posso fare il sindaco di Sutri e stare anche nella giunta di un municipio”.

Ora si è arenato tutto, o quasi. “Non voglio fare l’assessore, non l’ho chiesto, ma se mi chiedono di affrontare una sfida io sono stato e sono sempre disponibile. Questo è il mio atteggiamento”.