Incentivare la conciliazione tra vita e lavoro, il welfare aziendale, la partecipazione dei lavoratori alla gestione d’impresa e la tutela dei più vulnerabili, promuovendo una cultura della fraternità nei luoghi di lavoro. È questo il cuore della proposta di legge d’iniziativa del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), presentata nella Sala della Lupa della Camera dei deputati.
L’iniziativa, illustrata dal presidente del Cnel Renato Brunetta insieme al presidente della Commissione Lavoro della Camera Walter Rizzetto e al capogruppo di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami, mira a introdurre nei contratti collettivi e aziendali principi e pratiche che favoriscano un ambiente più equo e solidale: dallo scambio solidale di ferie e permessi al welfare aziendale applicato, dagli strumenti di conciliazione vita-lavoro allo smart working, fino alla sperimentazione della settimana corta. «Le aule parlamentari – ha dichiarato Brunetta – a volte diventano luoghi di costruzione di pezzi di storia, e i protagonisti quasi mai se ne rendono conto. Questo può essere uno di quei momenti». Il presidente del Cnel ha ricordato che l’organo, titolare di iniziativa legislativa, ha elaborato il testo a partire da un convegno sul tema, poi approvato in Assemblea e trasmesso alle Camere.
«È una proposta light – ha aggiunto – che richiama i principi costituzionali di fraternità nei luoghi di lavoro. La bella notizia è che il testo è già stato incardinato in Commissione Lavoro dal presidente Rizzetto». Rizzetto ha sottolineato come il concetto di fraternità sul lavoro, «pur potendo sembrare antico, sia in realtà molto attuale». In un mercato del lavoro in continua evoluzione, ha spiegato, «parlare di welfare e conciliazione vita-lavoro significa richiamare la dottrina sociale della Chiesa e riaffermare il valore dell’articolo 46 della Costituzione, che promuove la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese».
Anche Bignami ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, definendola «una proposta particolarmente significativa». Per il capogruppo di Fratelli d’Italia, «la fraternità nei luoghi di lavoro richiama la parabola evangelica dei lavoratori nella vigna, che si conclude con l’adagio “beati gli ultimi, perché saranno i primi”. È lo stesso messaggio delle encicliche Fratelli Tutti e Laudato Si’, in cui Papa Francesco invita a ricostruire il lavoro come pilastro dell’etica sociale, in coerenza con l’articolo 1 della Costituzione». Secondo Bignami, l’etica sociale «non può ridursi alla sola aspirazione a un posto di lavoro. Nonostante i risultati raggiunti – 1,2 milioni di nuovi posti, tasso di occupazione al 63% e disoccupazione al 6% – la sfida è costruire nei luoghi di lavoro una vera comunanza e armonia, traducendo i valori della fraternità in norme concrete e laiche».
Il capogruppo di FdI ha ringraziato Brunetta per «aver fatto un dono prezioso alla Camera» e ha auspicato che il testo venga approvato con spirito unitario. «Confidiamo – ha concluso – che la fraternità si realizzi anche nella capacità di trovare un consenso comune su questa proposta, che completa il percorso avviato con la legge sulla partecipazione dei lavoratori e rafforza la dimensione etica del lavoro nel nostro ordinamento».
