What’s Up, Europe? La settimana di triloghi e le tangenti polacche sulla cittadinanza

Bratislava chiama Bruxelles…o chiamerà Mosca?

Tutta Europa ha gli occhi puntati sulla Slovacchia, che sabato andrà alle urne in una sfida all’ultimo sondaggio tra due visioni opposte. Da una parte il partito Smer di Robert Fico. Attenzione, non il nostro grillino Roberto Fico – che è un moderato a confronto. Ma l’ex premier slovacco sovranista e filoPutin, che vorrebbe spalleggiare con Orban nel vietare all’Unione europea di assistere militarmente l’Ucraina.

Dall’altra, il partito Slovacchia Progressista di Michal Simecka, eurodeputato di Renew Europe e vicepresidente del Parlamento europeo. Il collega di Danti e Gozi è un riformista convinto, con un’idea di Slovacchia al Centro dell’Europa e dell’alleanza atlantica.

Se qualche settimana fa la vittoria dell’ex premier sembrava assicurata, adesso le possibilità che Bratislava continui a chiamare Bruxelles anziché Mosca non sono poi – speriamo – così basse.

Settimana di triloghi. Aspetta, mamma, cosa sono i triloghi?

Nei giorni scorsi le istituzioni europee sono state impegnate in quelli che nel gergo della bolla europea sono chiamati “triloghi”, ovvero i negoziati informali tra Parlamento e Consiglio dell’UE su una proposta di direttiva o regolamento proveniente dalla Commissione europea. Tra questi, da segnalare il negoziato appena imbastito sul Cyber Resilience Act, dove il deputato responsabile (cosiddetto “relatore”) è Nicola Danti. Il primo meeting su questa nuova proposta di legge in merito alla (cyber)sicurezza dei prodotti connettibili ha visto anche la presenza del Commissario per il Mercato interno Thierry Breton. Quest’ultimo, macroniano doc, è quotato come outsider per la prossima Presidenza della Commissione europea.

“Vuole la cittadinanza europea? un fiorino!”

Il Parlamento europeo terrà nella prossima settimana di plenaria un dibattito urgente sul cosiddetto scandalo dei visti in cambio di tangenti in Polonia. Il dibattito, richiesto da Renew Europe, è stato approvato giovedì dalla Conferenza dei Presidenti, che ha riunito il capo del Parlamento Roberta Metsola e i presidenti dei gruppi politici.

I partiti di opposizione in Polonia, stanno martellando il governo polacco per le notizie secondo cui i consolati del Paese avrebbero rilasciato centinaia di migliaia di visti di lavoro temporanei in cambio di tangenti.

Il capo di Renew Europe, Stéphane Séjourné, è intervenuto senza mezzi termini: “Questo scandalo può avere gravi conseguenze sull’integrità dell’area Schengen e mina fortemente la fiducia tra i partner. Dobbiamo andare a fondo della questione. È estremamente grave”.