Accise sui carburanti, il taglio da 30 centesimi prorogato fino all’8 luglio: compreso anche il metano

Il taglio delle accise sui carburanti si allunga fino al prossimo 8 luglio e includerà anche il metano. È la decisione arrivata dal Consiglio dei ministri che si è riunito questa mattina alla presenza anche del premier Mario Draghi, che si è negativizzato dopo aver contratto il Covid-19.

Una notizia attesa dagli automobilisti, che potranno avere per altri due mesi uno ‘scudo’ all’aumento dei prezzi del carburante nelle stazioni di rifornimento, dovute in parte al conflitto in Ucraina e in parte alla speculazione internazionale.

Proprio oggi era in scadenza lo sconto da 25 centesimi delle accise sui carburanti, provvedimento che dunque andrà a prorogare la ‘sforbiciata’ ai prezzi fino all’8 luglio. Un taglio che si porta dietro anche l’Iva e che ha consentito ad oggi una riduzione totale di 30,5 centesimi al litro sul prezzo della benzina.

Governo che sembrerebbe essere intenzionato a fornire aiuti alle aziende del trasporto pubblico locale con l’istituzione di un fondo da indirizzare agli operatori del settore: l’obiettivo è che quest’ultimi possano a loro volta incentivare sconti all’utenza sugli abbonamenti. Ma nella bozza circolata prima del CdM questo intervento non è ancora contemplato.

Nella bozza viene indicato, per prevenire il rischio di speculazioni, il garante per la sorveglianza dei prezzi si avvale della collaborazione dei ministeri, degli enti e degli organismi e della Guardia di finanza “per monitorare l’andamento dei prezzi, anche relativi alla vendita al pubblico nell’ambito dell’intera filiera di distribuzione commerciale”.

L’andamento dei prezzi

Un intervento, quello dell’esecutivo, che assume ancora più importanza alla luce degli ultimi rilevamenti di Quotidiano energia sul costo del carburante sulla rete italiana dei distributori, dato in netto rialzo.

In base all’ultima elaborazione di QE sui prezzi comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise aggiornati alle 8 di ieri, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 1,798 euro al litro (1,783 il valore precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,792 e 1,814 euro al litro (no logo 1,784). Il prezzo medio praticato del diesel self aumenta a 1,815 euro al litro (contro 1,795), con le compagnie tra 1,801 e 1,841 euro/litro (no logo 1,800). Ovviamente il prezzo ‘servito’ va ritoccato all’insù: 1,931 euro al litro per la benzina (1,925 il valore precedente), mentre è 1,948 euro al litro per il diesel (contro 1,936).

Evidenti gli effetti del taglio delle accise sul costo finale: il 14 marzo, dunque prima del provvedimento del Governo sulle tasse, le rilevazioni alle stazioni vedevano la benzina ad un prezzo di 2,184 euro, mentre al 25 aprile, col taglio già in vigore, era calata a 1,766 euro.