“Agnese non è morta, scusate per l’errore”, la telefonata dall’ospedale blocca i funerali già organizzati

Agnese Grimaldi si vedeva spesso in giro a Casal di Principe. Ogni giorno o quasi a passeggio. A chi incontrava, perfino, regalava una mela o dei biscotti o un po’ di cioccolata. Perché spesso girava con un sacchetto della spesa tra le mani. Sempre con il sorriso pronto. Agnese purtroppo è risultata positiva al covid-19. Le sue condizioni erano troppo gravi per essere curata a casa. E quindi è stata ricoverata, al covid-hospital di Maddaloni, sempre in provincia di Caserta.

Agnese non ce l’ha fatta: ad avvertire i parenti una telefonata dal nosocomio. È morta a causa delle complicanze del contagio. I familiari hanno cominciato a ricevere visite degli amici e conoscenti della donna e della famiglia che si sono recati a esprimere le loro condoglianze. Sul portone di casa era stato appeso il drappo nero del lutto. Per i funerali sono stati stampati e affissi i manifesti funebri. Qualcuno aveva anche provveduto a comprare uno stuolo di palloncini bianchi per salutare con un gesto simbolico l’amica. Agnese aveva 52 anni.

Anzi: Agnese ha 52 anni. Perché tra le lacrime, l’organizzazione del lutto e le condoglianze il telefono, dopo circa cinque ore, è squillato di nuovo il telefono. Era l’ospedale di Maddaloni: “La signora Grimaldi è viva, è in condizioni critiche ma stabili. Ci scusiamo per l’errore”, le parole riportate dall’Ansa. Sconcerto e gioia nei parenti. E nella comunità. Ironia anche, per una storia così grottesca che racconta un’altra prospettiva di questo tempo: lo stress e la confusione cui è sottoposto il personale sanitario dall’emergenza coronavirus. E per tornare alla farsa: non è mancata nemmeno la corsa alle ricevitorie di alcuni per giocarsi i numeri dell’episodio.

“Si è trattato di uno spiacevole equivoco – ha spiegato il direttore sanitario della struttura sanitaria del Casertano Arcangelo Correra in una nota – dovuto al fatto che il medico incaricato di avvisare della morte di un paziente, ha contattato per sbaglio, forse confondendo il numero di telefono, i familiari della signora, anch’essa ricoverata; appena si è accorto dell’errore ha subito rimediato scusandosi per l’accaduto. L’errore c’è stato anche perché in quel momento c’era una situazione critica riguardante più di un paziente”. Agnese Grimaldi purtroppo è in condizioni critiche, intubata, a causa delle complicanze scatenate dal contagio.