Il corpo carbonizzato trovato nel bagagliaio della sua auto. È questo l’unico punto fermo del mistero della scomparsa di Alice Neri, 32 anni, di Ravarino, piccolo paesino nella provincia di Modena. La macabra scoperta venerdì 18 novembre in mezzo alle campagne di Concordia, nella Bassa modenese. Il marito della donna ne aveva denunciato la scomparsa. Poche ore dopo la macabra scoperta. Alice lascia una bambina di 4 anni. Una tragedia ancora avvolta nel mistero.
Le indagini sono focalizzate su due uomini, entrambi indagati come atto dovuto, spiegano gli investigatori. Il primo è il marito di Alice e padre della loro bambina. È stato proprio lui a denunciare la scomparsa della moglie non vedendola rientrare giovedì sera dopo il lavoro. Temendo che le fosse successo qualcosa aveva allertato i soccorsi. Poi c’è un amico della 32enne, che sarebbe l’ultimo ad aver visto Alice. Entrambi sono stati ascoltati in caserma dai carabinieri. Secondo quanto riportato dall’Ansa, accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dal pm Claudia Natalini, e gli investigatori non escludono alcuna pista. Si stanno sentendo testimoni e si sta lavorando a una sorta di ‘autopsia psicologica’ della 32enne, cioè la ricostruzione delle abitudini e dei fatti della vita della giovane donna.
Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera, Alice lavorava in un’impresa di pulizie. Marito e moglie vivevano a Rami, frazione di Ravarino, dal 2015. I carabinieri hanno setacciato l’appartamento e sequestrato alcuni effetti personali e un computer alla ricerca di elementi utili alle indagini. Si stanno scandagliando le ultime ore di vita della vittima, in particolare quanto accaduto giovedì sera. Alice, secondo una testimonianza avvalorata da alcuni filmati delle videocamere di sorveglianza, ha passato la serata in un bar. La donna sarebbe arrivata attorno alle 19.40, poi l’ha raggiunta un uomo con cui si è intrattenuta fin alla chiusura del locale attorno alle 2, dopo aver bevuto diversi spritz. Tra loro non ci sarebbero state effusioni, ma solo chiacchiere e scherzi in forma amichevole. Resta da chiarire dunque cosa sia successo nelle ore successive: il corpo della donna è stato rinvenuto alle 21 del venerdì. Si attende ora che la Procura incarichi i periti per effettuare l’autopsia sui resti della 32enne. Durante le perquisizioni nelle abitazioni dei due indagati non sono emersi elementi utili alle indagini. Non è quindi ancora del tutto esclusa la pista del gesto volontario.
Dai filmati delle videocamere di sorveglianza sono stati ricostruiti i movimenti dell’auto di Alice, nel cui bagagliaio è stato trovato il corpo carbonizzato. Sarà fondamentale capire se compiendo quel tragitto Alice, in auto, fosse da sola o in compagnia di qualcuno. l luogo dove è stata ritrovata l’auto con il corpo di Alice in una zona isolata di aperta campagna. Sono stati i pompieri ad aprire il mezzo usando le troncatrici elettriche e a fare la macabra scoperta. Venerdì sera un passante aveva notato il fumo provenire dall’auto e ha allertato i soccorsi. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati il marito della donna e un amico. Secondo quanto trapela, l’iscrizione e’ un atto necessario per alcuni accertamenti che devono essere eseguiti; entrambi rimangono a piede libero. Le ipotesi di reato sono omicidio volontario e distruzione di cadavere.
