Anna stroncata dal covid a soli 29 anni: “Stava benissimo, una ferita per tutta la comunità”

Foto da Facebook

Anna Scardigno aveva solo 29 anni. È morta a causa delle complicanze del coronavirus. Una scomparsa che ha sconvolto una comunità intera, quella di Molfetta, comune di quasi 60mila abitanti in provincia di Bari. Da diversi giorni la 29enne era ricoverata, non soffriva di patologie pregresse. È la 22esima vittima dal 1 gennaio 2021, secondo alcuni giornali locali la vittima più giovane della pandemia a Molfetta. Sui social il cordoglio per la scomparsa della giovane donna: “Cara amica mia, non posso credere che tu sia andata via cosi all’improvviso non dovevi andare così giovane meritavi di vivere la tua vita come lo hai sempre fatto, sempre allegra e sorridente”; “pensavo e speravo che ti saresti potuta riprendere sei stata un’amica e una ragazza davvero speciale, non voglio ancora crederci”; “Ora sei l’angelo più bello e risplendi con il tuo meraviglioso sorriso, riposa in pace piccola”; “Ancora nn ci posso credere, amavi la tua vita, amavi tutti, nn riesco ad accettarlo, mi sembra solo un incubo”.

Anche il sindaco della città, Tommaso Minervini, ha espresso il dolore suo e di tutta la comunità in un lungo post sui social network: “Oggi è un giorno triste. Maledetto Covid che ti sei preso una vita così giovane. Avverto come tutti voi un profondo senso di ingiustizia per questa perdita. Non è giusto. In questa battaglia lunga un anno, la nostra comunità molfettese, ha pianto per le storie infrante di coloro che hanno perso la sfida con il virus”. Non manca un appello alla responsabilità per contrastare la pandemia: “Per qualche ragione, però, abbiamo preferito costruire l’alibi che, in fondo, è qualcosa che colpisce gli altri, gli anziani, gli ammalati. Come se non fossero vite, storie, affetti da custodire, proteggere. Ma … man mano che il tempo ha disvelato a noi stessi questa atroce menzogna ci siamo ancora più stupidamente affannati a creare nuove categorie elettive, dei predestinati alla morte. E pazienza … tanto non tocca a noi. Tocca solo gli altri!

Abbiamo svuotato le vite meravigliose, i racconti preziosi delle persone, per delle miserevoli categorie di predestinati. Ma vorrei dirvi chiaramente che tutto questo è un ALIBI, un grande alibi al quale abbiamo voluto credere per metterci al riparo dalla realtà. E la realtà è un’altra, la verità è un’altra, ed è giunto il momento che nessuno, proprio nessuno, si senta al riparo. Allora basta infingimenti, basta alibi!

E parliamoci chiaro…non saranno certo gli insulti al Sindaco, al Presidente della Regione, alle donne e agli uomini dello stato a tenervi al riparo dal virus. Smettetela di credere alle castronerie dei ciarlatani della parola, perché non c’è esercito, repressione, pozione magica che possa mai tenervi al sicuro dal virus. Perché la narrazione che sia sempre colpa degli altri, delle Istituzioni, che esistano categorie di predestinati, è solo un grande ALIBI che mina la nostra sensibilità verso il prezioso dono della vita. Che ci inaridisce e ci rende irresponsabili. Come voi, sono provato da questa perdita. Perché una giovane vita che vola via ti lascia una ferita, la ferita dei sogni infranti. A nome della comunità molfettese esprimo cordoglio alla famiglia. Ora è giunto il momento di guardare in faccia la realtà, senza alibi. Se vogliamo vincere questa battaglia, lo dobbiamo fare insieme, e l’unica arma di cui disponiamo è la responsabilità di ognuno. E non mi stancherò mai di ripeterlo”.

Al cordoglio si è unita anche la società calcistica della città, che milita in Eccellenza, e che ieri ha affrontato il Sorrento portando al braccio il lutto per la scomparsa della 29enne: “ANNA UNA DI NOI. Siamo una sola, grande famiglia con i nostri tifosi. Sempre uniti, nelle vittorie e nel dolore. Ed è per questo che ci stringiamo a loro per la morte della giovanissima Anna. Oggi scenderemo in campo anche per lei, con la fascia del lutto al braccio. La società, lo staff e i giocatori rivolgono le più sentite condoglianze a tutta la sua famiglia”. La Puglia è Zona Rossa. Il governatore Michele Emiliano ha smentito un’ulteriore stretta, un passaggio in Zona Rossa rafforzata. Dall’inizio dell’emergenza i positivi sono stati 176.529, i decessi 4.457.