Sarà attiva dal 15 giugno in tutte le Regioni italiane l’App Immuni per il tracciamento dei contatti e il contrasto dell’epidemia coronavirus. Da una settimana l’applicazione è stata testata in quattro regioni: Liguria, Abruzzo, Marche e Puglia. La sua attivazione è volontaria e basata su tecnologia Bluetooth. Secondo quanto riportato dal Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, Immuni è stata scaricata da 2 milioni e 200mila italiani.
Il sito preposto dal ministero dell’Innovazione spiega come “il sistema è basato sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del GPS. L’app non raccoglie e non è in grado di ottenere alcun dato identificativo dell’utente, quali nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email. Immuni riesce quindi a determinare che un contatto fra due utenti è avvenuto, ma non chi siano effettivamente i due utenti o dove si siano incontrati”.
Immuni è disponibile per smartphone con sistema operativo Android (90% dei modelli compatibili, secondo Google) e iOS di Apple (compatibili gli iPhone aggiornati a 13.5 e superiori). Al via anche una massiccia campagna di informazione per sensibilizzare all’uso dell’app. E infatti, proprio in occasione dell’attivazione in tutta Italia, la società che ha creato l’app, Bending Spoons, terrà una sessione di domande e risposte dal vivo sulla piattaforma Reddit a partire dalle 10:30 di lunedì 15 giugno.
L’app andrà ad affiancarsi alle altre app facoltative predisposte localmente, come quella della Sicilia nell’ambito del protocollo “SiciliaSiCura”; dell’app “Sardegna Sicura” in Sardegna; della “Doctor Covid” nel Lazio dedicata ai sanitari per gestire persone in quarantena a domicilio e monitorare cittadini a casa con sintomi. Sono in tutto una 60ina le iniziative analoghe avviate su scala regionale o dalle singole Asl.
Il tema della tecnologia è stato trattato anche in occasione della prima giornata degli Stati Generali dell’Economia. “Al centro della giornata c’è stato il tema della digitalizzazione del Paese. Siamo impegnati sull’infrastruttura tecnologica di connettività, la tecnologia non dev’essere esclusiva ma inclusiva. Mai come oggi ci siamo resi conto della sua importanza”, ha dichiarato la ministra dell’innovazione tecnologica Paola Pisano.
