I Cinque Stelle hanno annunciato che voteranno per l’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini, accusato dal tribunale dei Ministri di Catania di essere un gangster, e di avere sequestrato 131 persone. Pochi mesi fa avevano votato contro (stesse accuse, stesse procure, stesso Salvini), perché Salvini allora era al governo con loro. Ok. Penso che Giulio Andreotti, se messo a confronto con Di Maio, appaia come un ingenuo idealista. Uomo disinteressato al potere e suggestionato solo dai propri valori.
Anche Italia Viva, però, ha annunciato che voterà contro Salvini. Posizione più giustificata di quella dei 5 Stelle, perché Italia Viva votò contro Salvini anche la volta scorsa. Però non è che se uno una volta ha commesso un errore clamoroso deve per forza ripeterlo. La richiesta del tribunale dei Ministri di Catania di procedere contro Salvini per sequestro di persona, motivata dalla sua decisione di non far sbarcare per diversi giorni 131 profughi che erano a bordo della nave Gregoretti in un porto siciliano, è una richiesta assurda. Per tre motivi.
Primo: la Procura di Siracusa ha chiesto l’archiviazione delle accuse, perché infondate. Dunque la decisione del tribunale dei Ministri, che ha respinto la richiesta della Procura, è una richiesta evidentemente politica. Si dice: perché Salvini non si fa processare come un cittadino comune? Nessun cittadino comune sarebbe sotto processo, nelle condizioni di Salvini, dopo la richiesta di archiviazione.
Secondo motivo: il reato contestato a Salvini (sequestro di persona) è chiaramente sproporzionato e scelto per ragioni puramente spettacolari.
Terzo motivo: la scelta del tribunale dei Ministri di Catania di trasformare in questione giuridica una questione squisitamente politica, come la scelta di fare sbarcare o no – e quando fare sbarcare, e a quali condizioni – un gruppo di naufraghi, è una evidentissima invasione di campo che umilia la politica. La magistratura dice: la politica deve sottomettersi alla magistratura e concederle il potere di indirizzo sui governi.
Personalmente ritengo le scelte di Salvini sui naufraghi sciagurate. Ma sciagurate non vuol dire delittuose. Possibile che Italia Viva non colga il fatto che questo nuovo attacco giudiziario a un leader politico di primo piano è l’ultimo atto di una offensiva che punta a radere al suolo tutto il potere della politica e il funzionamento stesso dello Stato liberale? Possibile che non veda come la richiesta di condannare a 15 anni di prigione il capo dell’opposizione sia una richiesta di tipo totalitario e fascista? Possibile che non abbia capito il senso del discorso di Matteo Renzi al Senato? Possibile che non intuisca che se si lascia la porta aperta, e si permette alla sopraffazione giudiziaria di entrare nel Palazzo e abbattersi su Salvini, poi non si salverà nessuno?
È una domanda che lasciamo lì. Rivolta essenzialmente a Renzi.
