“Ho ritenuto per coerenza e per mia serenità di congedarmi. In schiettezza e reciproca cordialità, senza alcuna polemica”. Lo scrive su twitter l’astronauta Samantha Cristoforetti precisando di avere “semplicemente avuto occasione di esprimere alla forza armata, nelle sedi appropriate, il proprio disaccordo e contestualmente la decisione di lasciare”.

“Era mia facoltà – scrive l’astronauta su Twitter – chiedere la cessazione dal servizio da quando, nel settembre 2019, ho concluso i miei obblighi di ferma. In previsione di questa ‘scadenza’ avevo informato i vertici dell’Aeronautica militare già all’inizio del 2019 sul fatto che avrei riflettuto, nel corso dell’anno, sull’opportunità o meno di continuare la doppia dipendenza da ESA (Agenzia spaziale europea, ndr) e dalla forza armata, resa possibili dalla legge 1114/62. Dal 2009 sono infatti impiegata in ESA in qualità di astronauta. Da ESA dipendo per l’impiego quotidiano e da ESA percepisco lo stipendio. L’appartenenza alla forza armata ha avuto negli ultimi 10 anni un valore simbolico e affettivo”

Riguardo alle motivazioni aggiunge: “non sto cambiando mestiere o assumendo un nuovo incarico, continuo ad essere un’astronauta dell’Agenzia spaziale europea e conto di tornare presto nello spazio”. Cristoforetti aggiunge di non essersi mai sentita “oggetto di discriminazione di genere” e inoltre sottolinea “ho sempre avuto il massimo supporto da parte della delegazione italiana alla Ministeriale Esa dello scorso novembre, tanto che l’Italia ha ottenuto l’impegno per un secondo volo per me entro qualche anno”.

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