Sparatoria nella sala da concerto Crocus City Hall a Krasnogorsk, una cittadina vicino a Mosca. Secondo le prime informazioni almeno quattro persone in mimetica hanno aperto il fuoco. Lo riferisce Ria Novosti, secondo cui nell’edificio è scoppiato un incendio. Almeno 40 persone sono state uccise e 35 ferite secondo un primo bilancio. L’edificio è stato poi dato alle fiamme ed è ora in corso l’evacuazione. Tetto in fiamme, sul luogo le teste di cuoio Secondo quanto riferito dai media russi, era in programma il concerto della band rock Picnic.

“Le unità Sobr e Omon di Mosca si stanno dirigendo sul posto”, hanno riferito i servizi all’agenzia russa. Il commando armato e gli spari sulla folla Sui social sono stati diffusi alcuni video in cui si vedono degli uomini (almeno quattro), in tenuta da combattimento, entrare nella sala concerto e sparare a sangue freddo verso la folla con armi semiautomatiche. Secondo le prime notizie riportate dai media russi, gli assalitori avrebbero usato anche degli esplosivi provocando un incendio nella struttura.
In un filmato diffuso dal portale Nexta, si vedono due uomini armati ripresi dall’alto mentre camminano all’ingresso della sala da concerto armati di fucile e si possono udire gli spari di un’arma automatica. In un altro video, rilanciato da Novaya Gazeta, si vedono decine di persone accalcarsi verso l’uscita dell’edificio per fuggire dall’attacco, mentre intorno si riconoscono ben visibili i cadaveri di alcune persone raggiunte dai colpi degli uomini armati che hanno attaccato la sala da concerto.
Il bilancio provvisorio dell’attacco terroristico a Mosca
Il bilancio potrebbe essere molto più pesante ma secondo i media, almeno 12 persone sono state uccise e 35 ferite nella sparatoria alla sala da concerto a Mosca. Lo riferisce Baza rilanciato da diversi media russi tra cui Novaya Gazeta e Moscow Times. E’ in corso un’evacuazione dell’edificio, riporta la Tass. Secondo quanto riferito dai media russi, era in programma il concerto della band rock Picnic. Il tetto dell’edificio è in fiamme e rischia di crollare mentre ci sarebbero ancora persone all’interno.
Mosca invia le Unità speciali al Crocus City Hall
Le Squadre speciali di reazione rapida russa (Sobr) e le Unità speciali mobili della polizia (Omon) di Mosca sono state allertate e inviate al Crocus City Hall dove è avvenuto l’attacco armato. Lo hanno riferito i servizi operativi alla Tass. “Le unità Sobr e Omon di Mosca sono si stanno dirigendo sul posto”, hanno riferito i servizi all’agenzia russa.
Usa, “nessun coinvolgimento di Kiev nell’attacco a Mosca”
“Non c’è alcun segno al momento del coinvolgimento dell’Ucraina o di ucraini nella sparatoria a Mosca”: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.
Oltre 100 persone evacuate dal Crocus City Hall
Circa 100 persone sono state evacuate dal Crocus City Hall, la sala concerti di Krasnogorsk, nel nordovest di Mosca, teatro di una sparatoria in cui sono morte almeno 12 persone e 35 sono rimaste ferite. Lo ha dichiarato il Ministero per le situazioni di emergenza di Mosca. Come riporta Ria Novosti, i soccorritori hanno salvato le persone prelevandole dal tetto dell’edificio della sala concerti. Al momento più di 70 ambulanze sono arrivate sul posto.
Pioggia di bombe sulle centrali in Ucraina: Allerta nella centrale nucleare di Zaporizhzhia
UCRAINA -Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le forze russe hanno compiuto oggi “un attacco massiccio” su infrastrutture energetiche, snodi ferroviari, arsenali e centri di raccolta di truppe ucraine. Il dicastero russo ha sottolineato che nell’ultima settimana le sue forze armate hanno compiuto 49 attacchi sull’Ucraina, utilizzando anche missili ipersonici Kinzhal, per rappresaglia ai bombardamenti e ai tentativi di infiltrazione delle forze ucraine nel territorio russo. Sono stati colpiti, aggiunge la stessa fonte, centri di comando, infrastrutture aeroportuali, depositi di droni aerei e marini, basi logistiche e centri di raccolta di “forze speciali e mercenari”. Con i bombardamenti di oggi le forze russe hanno “disarticolato il funzionamento delle industrie che producono e riparano armamenti, attrezzature militari e munizioni”, spiega la Difesa russa, secondo la quale i missili lanciati dall’aria, da terra e dal mare e i droni hanno colpito, oltre alle infrastrutture energetiche, “il complesso militare-industriale, snodi ferroviari, arsenali e centri di raccolta di forze ucraine e di mercenari stranieri”.
Il ministero aggiunge che sono stati anche “distrutti armamenti e materiale militare forniti all’Ucraina da Paesi Nato” ed è stato “impedito il trasferimento di riserve nemiche verso la linea del fronte”. Da parte sua, il ministro ucraino dell’Energia Herman Galushchenko ha informato che “l’esercito russo ha lanciato nella notte il più grande attacco alle strutture energetiche ucraine dallo scorso anno”, aggiungendo che “l’obiettivo non è solo danneggiare, ma riprovare come l’anno scorso, a causare un crollo del sistema energetico del Paese.
Sono stati colpiti e danneggiati nelle regioni orientali, nord-orientali e centrali gli impianti di produzione di energia, a sistemi di trasmissione e distribuzione. È stata una notte difficile”, ha detto. E così più di un milione di cittadini in tutta l’Ucraina sono rimasti senza corrente dopo gli attacchi aerei russi della notte contro le strutture energetiche. I raid hanno colpito circa 700.000 residenti nella regione di Kharkiv, almeno 200.000 ciascuno nelle regioni meridionali di Odessa e sud-orientali di Dnipropetrovsk e 110.000 nella regione di Poltava, secondo Oleksiy Kuleba , vice capo dell’amministrazione presidenziale.
Notte difficile per Kiev: massiccio attacco sulle centrali elettriche
I russi hanno lanciato un massiccio attacco sulle centrali elettriche e diverse regioni ucraine sono blackout. Allerta nella centrale nucleare di Zaporizhzhia dove è stata disconnessa la linea aerea che collega la centrale con il sistema energetico ucraino. Intanto nelle conclusioni del Consiglio europeo c’è l’articolo sulla necessità “imperativa” di preparare i cittadini Ue al rischio di guerra “in vista di una futura strategia di prontezza”.
La presidente von der Leyen: “Il mondo è diventato più pericoloso
L’Ue si deve svegliare, sappiamo che le ambizioni di Putin non si fermano all’Ucraina“. Ma Borrell chiede di abbassare i toni: “Non bisogna spaventare, la guerra non è imminente”. Michel chiede un cambio di paradigma sulla difesa: “Abbiamo deciso di rafforzare il pilastro europeo”.
