Augurò ad una giornalista di essere stuprata “100 volte”, la Lega lo candida a sindaco

Quando augurare a una giornalista di essere stuprata cento volte aiuta la carriera politica. Possibile? Basta chiedere a Sergio Armanini, esponente della Lega di Merano, in provincia di Bolzano, scelto dal Carroccio come candidato alla carica di sindaco alle prossime elezioni comunali di maggio.

Armanini, già consigliere comunale del partito di Matteo Salvini, nel 2014 si “conquistò” le prime pagine dei giornali rivolgendo insulti terribili ad una giornalista del Corriere dell’Alto Adige, Silvia Fabbi, rea secondo Armanini di aver intervistato un musulmano di 23 anni che aveva aperto una pagina Facebook dal nome “Convertirsi all’Islam”.

“Ma perché non le mettiamo un burka e la facciamo andare in Nigeria? Forse, dopo il centesimo stupro si sveglierà”, aveva commentato l’attuale candidato sindaco leghista. Una bufera incredibile che aveva ‘spinto’ altri utenti del web a rivolgere altri insulti alla giornalista, fino alle scuse di Armanini.

La scelta di candidare un profilo come quello di Armanini a sindaco di Merano ‘cozza’ con l’immagine di “difensore delle donne” che recentemente ha visto il leader della Lega Matteo Salvini creare un caso per la partecipazione del rapper Junior Cally all’ultimo Sanremo, a causa di un vecchio brano dai contenuti ‘forti’ e inneggianti allo stupro. A tal proposito l’ex ministro dell’Interno aveva commentato: “Mi auguro che gli italiani, le donne e soprattutto le ragazze non debbano subire la vergogna di vedere salire sul palco qualcuno che inneggia allo stupro e alla violenza nei confronti delle donne”.