Non è facile sintetizzare le emozioni di questo weekend in cui Papa Francesco ha scritto la storia recandosi in Iraq, è stato un mix di emozioni crescenti. Ogni momento resterà indelebile, ogni gesto e ogni parola avranno il potere di cambiare il futuro. Provo a sintetizzare l’eredità di questi giorni epocali in 3 hashtag. I 3 hashtag che, credo, sintetizzino questa missione.
#Anafora
È la figura retorica che Francesco usa nel suo discorso nella piana di Ur. “Sta a noi” monito per il presente e indirizzo per il futuro. È l’anafora della speranza, è quel momento in cui Francesco, a mio modestissimo parere, manda un segnale di fratellanza fortissimo. Noi, fratelli, uniti per il tempo che verrà.
#Coraggio
Francesco è partito come pellegrino per portare vicinanza ai cristiani vittime di tante sofferenze. Ha avuto coraggio, ma ha portato coraggio. Le immagini mostrate al mondo raccontano di un’onda di persone crescente, persone non nascoste, ma che piano piano scendevano in strada per acclamare il Papa. Persone che hanno preso coraggio.
#Sogno
Papa Francesco ha realizzato il sogno di Giovanni Paolo II, è arrivato lì dove il Papa dei viaggi sognava di andare. Quella meta a lui negata non è più utopia. È realtà.
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