Se vai sui social o vai al bar, scopri che dietro una legge ci sono i poteri forti. Un’affermazione generica, ma non per questo falsa. Sì, dietro molte leggi ci sono i poteri forti e questo è quasi sempre un bene. Ci dovremmo preoccupare del contrario. Mi spiego meglio. Sarebbe un tradimento della democrazia se le norme fossero pensate e scritte in una stanza chiusa, senza rapporti con il mondo esterno o ammettendo in quella stanza solamente organizzazioni o enti minoritari. Verrebbero fuori leggi bislacche, inutili e inapplicabili. È bene invece che le norme siano scritte dopo aver ascoltato le esigenze delle categorie di cittadini o di imprese per le quali sono state elaborate. Questo non significa che siano buttate giù sotto dettatura della categoria più forte, ma che la norma non è campata per aria, buona in teoria, ma distante dal contesto nel quale si applica.
Per la rubrica di Telos A&S Lobby Non Olet, abbiamo parlato di questo argomento con Simona Finazzo, direttore dei rapporti istituzionali di Confindustria: “Confindustria viene sempre ascoltata e coinvolta nei processi legislativi o comunque nelle fasi preliminari del processo legislativo. Ovviamente ciò non toglie che ci sia, in parallelo o in contemporanea, un coinvolgimento delle singole imprese, ma il punto di vista sul sistema produttivo e sull’interesse di carattere generale è un contributo che Confindustria dà al decisore pubblico e, successivamente, al processo legislativo”.
Simona Finazzo nell’intervista ricorda che nel periodo della pandemia, Confindustria si è fatta portavoce delle imprese per i temi dell’accesso al credito e della liquidità. Allo stesso modo, recentemente il suo centro studi ha elaborato un’analisi sul rincaro dell’energia e delle materie prime, fornendo al legislatore un quadro della situazione delle imprese italiane. Poi ribadisce che questi approfondimenti servono a fare del lobbying un’attività di interesse generale, cioè non per questa o quella impresa, ma per le imprese di un intero settore.
Interesse generale non significa però interesse di tutti. Nello stesso settore ci sono certamente esigenze divergenti. E gli interessi di un intero settore possono scontrarsi con quelli di un altro. Sarà poi compito del legislatore ascoltare tutte le voci, almeno dovrebbe… Ricordiamo che rappresentanza significa democrazia. E più ce n’è, meglio è.
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