BLOG

La celerità delle risorse è più importante della loro entità

Senatrice Presidente della commissione sanità
La celerità delle risorse è più importante della loro entità

 

A causa dell’emergenza coronavirus il nostro Paese sta impegnando molte risorse a debito per la cassa integrazione e la liquidità delle aziende. In Parlamento abbiamo autorizzato il governo per ben due volte allo sforamento di bilancio, in attesa che arrivino i finanziamenti europei, dalla SURE al Recovery fund per ripartire e riprogrammare la nostra economia. Ma non sono mistero i notevoli ritardi di arrivo di denaro nelle tasche degli interessati, lavoratori e imprenditori, molti dei quali hanno anticipato la cassa integrazione ai propri dipendenti. Tante le cause di questa contraddizione enorme: stanziamento notevole di risorse e ritardi nei pagamenti. Certamente la crisi è straordinaria e le richieste di cassa integrazione erano inimmaginabili fino a quattro mesi fa. Ma scontiamo lo scarso coraggio, all’inizio della pandemia, dei ministri competenti di semplificare fortemente le diverse tipologie di cassa in un unico ammortizzatore sociale con causale Covid. La farraginosità delle procedure amministrative non era e non è adatta in periodi normali, figuriamoci in tempi di guerra. É ora il tempo di una semplificazione amministrativa radicale, di un raccordo solido tra Stato e Regioni e forse anche di un diverso e più partecipativo rapporto tra datori di lavoro e sindacati al fine di riprogettare la ripartenza e non fare ricorso unicamente a strumenti di sostegno al reddito “ passivi”. Occorrono ammortizzatori sociali espansivi. Nel frattempo dobbiamo dare ossigeno alle imprese e non consentire l’impoverimento delle lavoratrici e dei lavoratori, compresi i lavoratori autonomi. Nei ritardi dei pagamenti abbiamo risentito inoltre anche della predisposizione del presidente dell’Inps Tridico più allo scoop mediatico, pensiamo al click Day o agli imprenditori che “approfittano”, che al funzionamento delle misure adottate. Ma ora l’Istituto intero, attraverso il lavoro di tanti dipendenti e dirigenti, sta compiendo uno sforzo immane per smaltire gli arretrati e far funzionale le decisioni legislative. La responsabilità dei ritardi è quasi sempre del poco coraggio e del non accorgersi della sofferenza del Paese reale della classe dirigente. Abbiamo paradossalmente adesso una grande occasione: lasciamoci dietro i vizi del passato e ricominciamo un cammino virtuoso di coraggio delle scelte politiche e di semplificazione burocratica. Aziende, lavoratrici e lavoratori ora meritano certezze sul loro presente e, almeno, per il medio periodo.

RIFOCAST - Il podcast de Il Riformista

SCOPRI TUTTI GLI AUTORI