Le bollette del gas relative ai consumi del mese ottobre saliranno del 5% e non del 70% com’era stato previsto lo scorso settembre. Per le revisioni nelle scadenze delle tariffe e per il prezzo del gas che continua a scendere. A confermarlo, in un’intervista all’agenzia Ansa, il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli. Giovedì prossimo sarà comunicata la tariffa per le famiglie del mercato tutelato, circa 7,3 milioni di clienti domestici su un totale di 20,4 milioni, il 35,6% circa, da parte dell’Autorità per l’Energia (Arera).

L’aggiornamento tariffario da questo mese diventa mensile anziché trimestrale. “Se l’aggiornamento fosse stato fatto con il vecchio meccanismo a fine settembre avremmo avuto un aumento anche del 200% ma sarebbe stato deciso a fine settembre come è avvenuto per l’aumento del 59% dell’elettricità”, ha commentato Tabarelli. Il nuovo meccanismo arriva proprio mentre il prezzo del gas sta calando. “Quella dell’Arera è stata una scelta azzeccata, forzata dal cataclisma che è arrivato dai mercati e dall’esigenza dell’Autorità di intervenire – ha spiegato Tabarelli – Ed è stato anche un colpo di fortuna poiché il caso ha voluto che il nuovo meccanismo entra in vigore proprio mentre c’è il calo” del prezzo del gas. “Per il gas l’Arera ha detto ‘Aspettate c’è un nuovo sistema’. Quando hanno fatto la modifica dell’aggiornamento (non più trimestrale) ai primi di ottobre hanno detto che con il nuovo meccanismo ci sarebbe stato un aumento del 70%, perché c’era già un po’ di calo del prezzo del gas. Ma ora ci sono tutti i prezzi fino alla fine di ottobre e stimiamo una variazione del +5%”.

Per la luce invece le bollette cominceranno a scendere soltanto da gennaio. “Le disposizioni per il gas” cioè l’aggiornamento mensile anziché trimestrale della tariffa, “teoricamente si potrebbero applicare anche all’elettricità, peccato che non è stato fatto; se l’avessimo fatto per la luce avremmo già avuto dei cali in bolletta invece dobbiamo aspettare gennaio e sperare che siano sempre bassi i prezzi. Ora stiamo pagando una tariffa di 66 centesimi per kw/h mentre i prezzi vedono qualcosa di più basso di almeno 10-15%”, ha aggiunto Tabarelli. La modifica dell’aggiornamento mensile della tariffa gas “è stata fatta soprattutto per i venditori sul mercato libero perché era quello con maggiore instabilità. È stato un primo passaggio, un primo cedimento alle richieste dei venditori che stavano fallendo ma purtroppo stanno fallendo comunque. Credo che sull’elettricità fosse meno urgente ma sarebbe il caso di pensarci. Si può fare, poi bisognerà vedere se ci sarà un rimbalzo e allora si rivelerà contro i consumatori. Razionalmente è più probabile che i prezzi rimangano a questi livelli, ma ci siamo sbagliati già diverse volte nei passati mesi perché questi livelli sono assurdi”.

A proposito della scadenza a fine anno del mercato tutelato del gas (per l’elettricità la scadenza è il 10 gennaio 2024), il presidente di Nomisma energia ha osservato che “sarebbe giusto un rinvio, ora c’è molta confusione, instabilità dei prezzi, e conviene aspettare che la situazione si calmi un po’ fino alla fine 2023. Le cose dovrebbero andare meglio, come ha suggerito la stessa autorità dell’energia chiedendo lo slittamento per le piccole e medie imprese. Andrebbe bene anche per le famiglie”.

Avatar photo

Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.