Economia
Bollette energetiche più chiare, le nuove regole per aiutare i clienti nel confronto delle offerte: “Più trasparenza anche sul ruolo degli intermediari”
Dal 1° luglio 2025 è entrata in vigore una novità, la fattura unica per luce e gas.
Il mercato dell’energia in Italia sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Con l’arrivo di una concorrenza sempre più strutturata, maggiore trasparenza e un’attenzione crescente alla tutela dei consumatori, gli strumenti digitali stanno diventando protagonisti centrali in questo cambiamento. I comparatori online e gli intermediari digitali, infatti, permettono oggi a milioni di cittadini di confrontare offerte luce e gas in maniera semplice, immediata e autonoma.
Queste piattaforme non solo agevolano l’accesso a informazioni chiare e aggiornate, ma aiutano anche a compiere scelte più consapevoli, rendendo il mercato energetico più aperto e competitivo. «La comparazione online è uno strumento fondamentale per i consumatori, ma deve essere accompagnata da regole chiare e da un impegno costante nella tutela dei diritti degli utenti» ha dichiarato Alessio Santarelli, presidente di Assocompara, l’associazione che riunisce i principali operatori della comparazione e intermediazione online – tra cui MoltiplyGroup, Facile.it, SosTariffe.it, Switcho e altri. Un primo passo in questa direzione è arrivato con l’introduzione della nuova bolletta luce e gas, obbligatoria per tutti i venditori a partire dal 1° luglio 2025, su iniziativa dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Il nuovo formato standard prevede un frontespizio unico per tutti i fornitori, con le principali informazioni contrattuali e due riquadri chiave: lo “scontrino dell’energia”, dove è possibile reperire – sia pure in modo non ancora immediato per tutti – un dettaglio del calcolo alla base del costo (quantità × prezzo). E il “box dell’offerta”, che riepiloga le caratteristiche della tariffa. Questa riforma è il frutto di un ampio processo di consultazione che ha coinvolto associazioni dei consumatori, imprese e altri stakeholder. E si inserisce in un quadro normativo già rafforzato dalla legge sulla concorrenza approvata lo scorso anno su iniziativa dell’On. Milani (FdI), che ha introdotto un obbligo significativo per i venditori: offrire ai clienti finali l’opzione di ricevere in via elettronica anche il nome dell’intermediario che ha facilitato la sottoscrizione del contratto.
Secondo Santarelli, però, si può e si deve fare ancora un passo in avanti: «La misura introdotta nella passata legge sulla concorrenza è stata un buon primo passo; ora si potrebbe fare di più, estendendo l’indicazione del nome dell’intermediario anche sulla bolletta.
In questo modo, il consumatore saprebbe sempre chi lo ha assistito nella scelta e nella sottoscrizione dell’offerta e avrebbe un ulteriore strumento prezioso in termini di consapevolezza e trasparenza».
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