“Le immagini non lasciano dubbi e impediscono equivoci interpretativi. L’assenza di pietas nell’occasione è evidente e configura una condotta che offende e ricusa qualsiasi valore etico e sociale, negando il rispetto per la dignità dovuta al corpo di un defunto”. Questo è quanto afferma in una nota l’ordine dei Medici di Brindisi, commentando il post pubblicato dalla coordinatrice del servizio di Anatomia e istologia patologica dell’ospedale Perrino di Brindisi mentre ricuce parti del cadavere di un uomo.
“L’Omceo di Brindisi – si legge in una nota – si sottrae alla disputa circa l’appartenenza dell’autore ad una categoria professionale piuttosto che ad un’altra, ma rimane attonito di fronte a tale comportamento che offende, indistintamente, tutti i professionisti della salute impegnati quotidianamente a cercare di lenire ed attenuare sofferenze fisiche e psichiche dei malati e delle loro famiglie e a garantire, sempre, la dignità dovuta alla persona, anche quando defunta”.
“Registriamo – prosegue l’Omceo – la profonda indignazione e amarezza dei tanti operatori sanitari che ogni giorno, con professionalità e decoro, affrontano le varie fasi dell’assistenza sanitaria nelle strutture della provincia e che hanno sentito il dovere deontologico e la necessità morale di dissociarsi ufficialmente”. L’Omceo di Brindisi “attiverà ogni azione utile alla difesa ed alla salvaguardia del decoro della professione, a partire dalla convocazione, urgente, di tutti i medici del servizio di Anatomia patologica”.
La foto incriminata che ha scatenato una bufera
Il volto sorridente con il filo in mano, come se fosse una sarta. E lì disteso sul tavolo in una stanza del servizio di Anatomia ed istologia patologica dell’ospedale Perrino di Brindisi c’è il cadavere di un uomo. E’ lo scatto pubblicato sui social da un tecnico sanitario di laboratorio e coordinatrice tecnica dello stesso laboratorio, Isabella Greco, che ha postato sul suo profilo la foto che la ritrae ricucire parti del corpo dell’uomo. Nel post, datato primo maggio, così, l’immagine della donna appare con camice, mascherina ed il filo per intervenire sul cadavere. Ed è è accompagnato da una frase in riferimento alla festa dei lavoratori: “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e con la testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, con la testa e con il cuore è un’artista. Buon primo maggio a tutti“.
