Una grande operazione è stata messa in atto alle prime ore dell’alba a Napoli. La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di oltre 40 persone, alcune ritenuti appartenenti all’Alleanza di Secondigliano, area nord del capoluogo campano, con molte probabilità il clan di Camorra più imponente in questi anni. Altri arrestati invece tra imprenditori e pubblici ufficiali.
Secondo le indagini i colletti bianchi sarebbero coinvolti nell’alterazione di gare di appalto ospedaliere, estorsioni alle ditte operanti presso le strutture, servizio di trasporto ammalati, onoranze funebri, imprese di costruzione, imprese di pulizie. Accuse tutte da confermare.
Il blitz imponente della Polizia di Stato eseguito su delega della Procura della Repubblica di Napoli.
La settimana scorsa un’altra operazione aveva portato all’arresto di dieci persone (due in carcere e otto ai domiciliari) ritenute vicine al clan Marino, egemone nella zona delle Case Celesti, sempre a Secondigliano. Tra queste anche Tina Rispoli, sposa del cantante neomelodico Tony Colombo ed ex moglie del boss Gaetano Marino. Per la Procura di Napoli la donna avrebbe avuto un ruolo di primo piano nel clan. Il gip aveva respinto la richiesta di misure cautelari del pm non ritendendo Rispoli elemento apicale del sodalizio criminale in quanto a gestire i rapporti era solo l’ex marito. La Procura aveva poi reiterato la richiesta nei giorni successivi.
Le misure erano state eseguite dalla Squadra Mobile di Napoli, diretta da Alfredo Fabbrocini. In manette Roberto Manganiello, nipote e considerato in passato braccio destro di Gennaro Marino “McKay”, sua moglie, Maddalena Imperatore, Ciro Peluso, Marco Scaglione, Lorenzo Celetano, Mariano Isaia, Gaetano Magro, Salvatore Sanges e Francesco Montemurro; disposto l’arresto anche per Luigi Cioffi.
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