Campania seconda per contagi a livello nazionale nel bollettino quotidiano, con 662 nuovi positivi, dietro solo alla Lombardia, 696 nuovi positivi. La Regione è seconda anche per ricoverati con sintomi (685) e per ricoverati in terapia intensiva (64), in entrambi i casi dietro al Lazio. Sempre seconda anche per attualmente positivi, con 11.226 contagiati dietro ai 13.379 della Lombardia.
Questi i numeri del bollettino nazionale diffuso dal ministero della Salute che conta 4.619 nuovi positivi in tutto il Paese nelle ultime 24 ore – a fronte di un netto calo dei tamponi: 85.442 – e del bollettino Regionale diffuso dall’Unità di Crisi della Campania. Nessuna vittima nell’ultimo giorno (ieri erano state 2), con il totale dei morti che resta dunque fermo a 479 dall’inizio dell’emergenza. I tamponi processati sono stati 7.405, in calo (come ogni lunedì) rispetto ai 9.031 tamponi di ieri, quando i positivi tracciati sono stati 664 dopo i picchi, con oltre 700 contagi, registrati tra giovedì e venerdì.
I guariti del giorno sono stati 130 per un totale di 7.487. Il totale dei positivi sale a 19.192, quello dei tamponi a 690.109. Osservato speciale resta il sistema sanitario con la gestione di posti letto tra quelli ordinari e le terapie intensive. Aumentano di quattro unità queste ultime, e salgono a 65 i posti occupati rispetto ai 61 di ieri. Sono 110 quelli attualmente disponibili. Aumentano, rispetto a ieri, anche i posti letto di degenza occupati. In questo caso salgono di 20 unità fino ad arrivare a 684 su 820 totali.
LA SITUAZIONE – A Napoli, il centro più colpito dall’emergenza, gli attualmente positivi sono 3.830. I dati sono dell’Asl Napoli 1. Più colpiti gli uomini (54%) rispetto alle donne (46%). L’età media si attesta tra 42 e 43 anni. I quartieri più colpiti risultano essere Chiaia, Posillipo, Porto e Pendino ma in periferia si fanno molti meno tamponi. Preoccupa la situazione in una Rsa, l’Istituto Povere Figlie della Visitazione di Maria, in viale Colli Aminei, dove sono emersi 48 positivi, tutti asintomatici. Il Presidente della Regione Vincenzo De Luca ha disposto alcune misure e restrizioni nelle scorse settimane, dopo l’aumento dei casi. Venerdì a anticipato che appena la differenza tra nuovi positivi e guariti supererà le 800 unità, chiuderà la Regione.
