Campania, test rapidi in strada: i medici di famiglia scendono in campo

Presto i medici di famiglia effettueranno test di positività al Coronavirus con i kit rapidi. “Da sabato sono in attività quattro camper dell’Asl Napoli 1 con le Usca (Unità sanitarie di continuità assistenziale) – spiega Luigi Sparano, segretario provinciale dei medici di medicina generale – Ogni camper ha a bordo due medici che raggiungono i cittadini da sottoporre al tampone oro faringeo per verificare un’eventuale positività al Coronavirus. Siamo impegnati nella formazione per le Usca con altri venti medici di famiglia”.

La novità dietro l’angolo è rappresentata da punti tenda sanitari. “Si tratta di strutture mobili che saranno sistemate in punti strategici della città. Lì i medici di famiglia – spiega Sparano – gestiranno la quotidianità dei cittadini: con i kit rapidi acquistati dalla Regione si verificherà l’eventuale contagio dal nuovo virus”. La pandemia da Covid sta rendendo più semplice anche il rapporto paziente–medico-farmacista. “Sono state eliminate le ricette rosse che utilizziamo solo per la morfina, lavoriamo molto in via telematica con i nostri assistiti che a casa stampano le ricette dei farmaci da acquistare”. Sono 650 tra medici e pediatri di libera i sanitari che da settimane utilizzando apposite schede effettuano quasi esclusivamente il triage telefonico.

“Siamo in emergenza perché non abbiamo mascherine, se non le poche ricevute dalla Fondazione Banco Napoli e dal nostro Ordine. Finora le armi sono state consegnate ai generali, non ai fanti”, nota il segretario della Fimmg. Giuseppe Tortora, vice coordinatore nazionale della medicina generale per lo Snami, era in giro a piedi per monitorare alcuni assistiti. “Il mio distretto di appartenenza mi ha dato solo due mascherine. La sera le lavo con la candeggina e le asciugo con il phono. Con le Usca cercheremo di recuperare il tempo perso per evitare che i cittadini vadano in ospedale”.