La Regione finalmente ha deciso: da oggi inizia il monitoraggio a tappeto di tutto il personale sanitario, parasanitario e tecnico coinvolto nella battaglia contro la pandemia da Covid-19. Decisione tardiva, probabilmente, ma solo ora sarebbero arrivati i kit per il tampone rapido. Stabilite le procedure, si dovrebbe finalmente monitorare una forza lavoro indispensabile e a rischio, riducendo il pericolo di un volano epidemico. Vedremo. Siamo infatti nella settimana che in Campania dovrebbe coincidere con il picco dei contagi. Ma ci sono due fronti aperti: l’accordo con i privati per i posti letto garantisce a tutti dai 700 ai 1200 euro a ricoverato Covid, ma di fatto non crea poli Covid-dedicati, moltiplicando il rischio di portare il contagio ovunque.

E, secondo problema, c’è il tema dei contagiati asintomatici o i cosiddetti “pauci sintomatici” la cui presenza – sbagliando alla grande – veniva considerata non significativa.  La consigliera regionale Maria Grazia Di Scala (Forza Italia) ha inviato una “lettera aperta” al governatore Vincenzo De Luca chiedendogli di puntare l’obiettivo proprio sui portatori asintomatici del Coronavirus, mentre si registra un corri-corri nelle strutture ospedaliere: saranno attivi a fine settimana i primi 24 posti letto di terapia intensiva nel primo blocco prefabbricato realizzato nell’ospedale del Mare, il Cotugno in due giorni ha dimesso 11 pazienti guariti e ha inaugurato 7 nuovi posti letto di terapia intensiva mentre il Policlinico Vanvitelli – sotto la guida di Maurizio Di Mauro – ha inaugurato nel padiglione di gastroenterologia sette posti Covid che presto diventeranno 24.

L’House Hospital offre alle aziende sanitarie che li richiederanno quattro camper con medici, infermieri, tecnici e psicologi per l’effettuazione dei tamponi. Schierando medici e paramedici nel cortile della clinica Santa Maria della Pietà di Casoria, i dirigenti della struttura chiedono al governatore di utilizzare i loro 15 letti in convenzione per la pandemia Covid. È cominciato l’inseguimento degli asintomatici o dei poco sintomatici perché la terribile esperienza cinese ci ha insegnato poco. Per settimane abbiamo seguito in televisione il superlavoro dei sanitari di Wuhan, impegno che in Italia non ha dato la giusta sveglia a Governo e Regioni portandoci a sottostimare i portatori di Covid.

“Successive osservazioni epidemiologiche hanno fatto modificare la valutazione dei portatori asintomatici – chiarisce la consigliera Maria Grazia Di Scala – una realtà sommersa e sconosciuta che potrebbe oscillare tra il 20 ed il 60 per cento. Bisogna avere un’idea reale delle dimensioni della pandemia da Coronavirus in Campania e della sua diffusione”. Gestito male dal 118 e dai laboratori che esaminavano i tamponi lo studio dei pazienti asintomatici è saltato; quello per chi aveva febbre, blocco dell’olfatto, tosse e dissenteria è andato male: grandi difficoltà nel contattare il 118, giorni di attesa per il tampone e risultati comunicati con vergognosi ritardi.

Mario Balzanelli, presidente nazionale del sistema 118 avverte: “La linea strategica sanitaria nazionale indica l’ospedalizzazione alla comparsa di affanno (dispnea) e per un numero troppo alto di pazienti con sintomatologia più lieve, che restano a casa e che nella maggior parte dei casi vengono trattati quasi esclusivamente con paracetamolo. Per loro c’è il rischio crescente di un progressivo peggioramento della funzionalità polmonare con la rincorsa successiva al ricovero quando magari diventa troppo tardi o comunque con condizioni cliniche molto gravi”.

Nella lettera al governatore la consigliera Di Scala invita De Luca “a disporre, su indicazione del medico di famiglia, un tampone naso faringeo per i pazienti con una sintomatologia finora considerata non significativa. Se il test è positivo va eseguito ai suoi familiari e alle persone venute in contatto ravvicinato attivando una sorveglianza non in ospedale, ma sul territorio dando ai medici la possibilità di gestire i pazienti a domicilio ove non sussistano segni di allarme”. Riconosciuto l’errore di valutazione dei contagi è partita la rincorsa.

“In settimana arrivano i test rapidi per i tamponi oro-faringeo, presto tutte le strutture andranno a regime – chiarisce Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’Azienda dei Colli – e saremo in grado di fare ogni giorno 2mila tamponi. Quelli per la medicina del lavoro sono stati assegnati al Policlinico Federico II, il test va fatto a chi ha una sintomatologia conclamata, già in settimana i risultati si conosceranno in 24 ore”.