“Non faremo come la destra, sulle riforme costituzionali noi ci siamo ma adesso aspettiamo che il governo Meloni scopra le carte per capire se fanno davvero sul serio oppure vogliono solo parlare d’altro”. E’ una Raffaella Paita, presidente del Terzo Polo al Senato, ottimista ma non troppo dopo l’incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul tema delle riforme costituzionali.

Come è andato l’incontro con la Meloni?

Si è trattato di un incontro interlocutorio. La presidente Meloni ha ascoltato le nostre opinioni sul tema delle riforme istituzionali. Tema che vede Italia viva presente perché in passato su questo punto abbiamo rischiato tutto e abbiamo provato davvero a riformare il Paese. Noi non saremo mai sull’Aventino quando in gioco c’è l’interesse del Paese, siamo altra cosa rispetto al Pd e al M5S.

All’epoca la destra andò contro le vostre proposte di riforma costituzionale…

Noi non faremo mai ciò che la destra e la stessa Meloni fecero nei confronti di Renzi quando tentò di modernizzare e riformare le nostre istituzioni. Abbiamo un altro stile e un atteggiamento coerente con i principi che ci hanno guidato nel tentativo di riformare il Paese con il Referendum. Principi come stabilità e governabilità oltre a una semplificazione che riavvicini i cittadini alle istituzioni.

A tal proposito ci sono state aperture sulla proposta del sindaco d’Italia?

E’ quanto abbiamo proposto insieme al monocameralismo. L’apertura registrata è che c’è stata una convergenza sull’obiettivo di fondo, ovvero la governabilità e la stabilità. Alla premier abbiamo però ribadito che non deve essere toccata la figura del presidente della Repubblica, una funzione di garanzia per tutti gli italiani

Ha registrato rigidità sulle loro proposte? Anche a costo di arrivare ad un referendum costituzionale? anche sul presidenzialismo, contro la proposta di premierato?

Non ho registrato chiusure ma più che altro un eccesso di genericità nelle loro proposte e nel metodo scelto. Insomma non capisco se fanno davvero sul serio. Alla fine il Governo qualcosa dovrà dire  su quello che davvero propone: noi siamo stati molto chiari, loro no ma vedremo se ci sarà un ulteriore passaggio. Alla fine questa vicenda dovrà arrivare a una sintesi e dovranno essere loro a scoprire le carte e a dire se davvero fanno sul serio sul tema delle riforme istituzionale oppure se questo è l’ennesimo tentativo di parlar d’altro per non affrontare la crisi economica del Paese o un tema delicato come quello relativo alle scelte per alleggerire le tasse.