Cassonetto in fiamme e uova contro polizia e carabinieri: “Basta, non possono farla sempre franca”

Cassonetto in fiamme, schiamazzi in strada e lancio di uova contro carabinieri e polizia intervenuti per placare la furia di un gruppetto di ragazzini, almeno una trentina.

E’ quanto accaduto nella notte tra domenica e lunedì scorso (29-30 novembre) nella zona del Borgo Sant’Antonio Abate in pieno centro a Napoli. Ragazzini che si sono poi dileguati nei vicoli adiacenti facendo perdere le loro tracce.

Una vicenda raccapricciante, emersa solo nelle scorse ore. Dura la posizione di Unarma, associazione sindacale dei Carabinieri in prima linea nel tutelare uomini e donne in uniforme. “Conosco personalmente alcuni dei carabinieri che sono stati coinvolti in questo triste episodio – sottolinea il Segretario Generale Provinciale di Napoli Vincenzo Pio Follo – ho provato tanta amarezza nel vedere uno dei miei colleghi terminare il servizio con la divisa sporca di uova marce. A loro va il mio plauso, in quanto hanno dimostrato di essere dei veri professionisti, non avendo accolto la provocazione; con la loro fermezza hanno dato lustro alla nostra Benemerita”.

Parole dure anche da parte del segretario generale regionale Emilio Taiani che punta il dito contro il sistema giustizia: “Ogni giorno assistiamo a vessazioni nei confronti di appartenenti alle forze di polizia. Ma la cosa che ci fa più male è vedere le sentenze di assoluzione degli aggressori degli uomini e donne in divisa. Non è più tollerabile che questi delinquenti che scendono in piazza solo con il preciso intento di aggredire il personale delle forze dell’ordine possa farla sempre franca. Invitiamo tutte le forze politiche ad attivarsi per la tutela del comparto difesa e sicurezza, perché oltraggiare un appartenente alle forze dell’ordine equivale a sfidare lo Stato. Chiediamo pena certa per i trasgressori”.