In fuga dal 1998
Chi è John Ruffo, il super ricercato italoamericano cacciato in tutto il mondo: “Si nasconde in Italia”
Uno dei truffatori più ricercati al mondo dalla polizia americana potrebbe trovarsi in Italia: John Ruffo, italoamericano nato in una modesta famiglia di Brooklyn, ha dominato negli anni ’90 la cronaca giudiziaria nella metropoli di New York. Sarebbe riuscito a truffare una dozzina di banche e a farsi consegnare 350 milioni di dollari. Il caso è stato trattato anche dalla trasmissione di Rai3 Chi l’ha visto?.
Ruffo è sparito nel 1998. Viene considerato un pioniere dell’ingegneria dei computer e negli anni Ottanta aveva fondato una società che rivendeva le macchine della IBM. Con Edward Reiners, ex dipendente della Philipp Morris, avrebbe studiato un piano criminale ricostruito da Il Messaggero: i due raggirarono le banche con il progetto segreto di una sigaretta che bruciasse senza emettere fumo e accumularono 350 milioni di dollari. “Convinsero i creditori che lo studio era così riservato che la Morris non ne avrebbe mai riconosciuto l’esistenza, in un confronto diretto con gli istituti finanziari”, si legge sul sito del giornale.
Quando la procura lo trascinò in tribunale Ruffo pagò una cauzione da 10 milioni di dollari. L’uomo sparì dopo che il giudice gli accordò cinque settimane di libertà vigilata. Si fece rimuovere il braccialetto elettronico che aveva portato alla caviglia, ritirò del contante come provato dalle telecamere di uno sportello bancomat e affittò un’auto che venne ritrovata nel parcheggio dell’aeroporto JFK di New York. Era il novembre 1998. Da allora Ruffo fece perdere nel nulla le sue tracce.
Dovrebbe scontare 17 anni in carcere comminati da un giudice per 150 capi di accusa. La polizia pensava che avesse trovato rifugio in Sicilia. Secondo alcuni era lui lui l’anonimo risparmiatore che nel 2001 aveva provato ad aprireun conto presso diverse banche di Duncan, in Oklahoma, dicendo che aspettava un bonifico da 250 milioni di dollari dalla Nigeria: nessun riscontro però. L’FBI ha rivelato di averlo identificato in alcune riprese televisive, durante una partita di baseball nell’agosto 2016 a Los Angeles. La partita era tra Red Sox e Dodgers. A riconoscerlo sullo schermo e a segnalarlo alla polizia un suo cugino di Brooklyn. Ruffo oggi ha 67 anni.
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