Nessun dispositivo di protezione dal Covid adottato per gli ospiti, nessuna autorizzazione né una licenza e mancanza totale dei requisiti infrastrutturali. L’ispezione dei carabinieri con il personale specializzato della Asl Roma 6 denuncia la titolare della struttura. Vivevano in precarie condizioni igieniche gli anziani ospiti di una casa di riposo di Ardea, cittadina sul litorale laziale in provincia di Roma. L’ispezione nella struttura di proprietà di una cittadina di origini filippine, ma da tempo residente in città, è stata effettuata dai carabinieri della Stazione di Marina di Tor San Lorenzo insieme al personale specializzato della Asl Roma 6.
Durante il controllo i militari hanno riscontrato la presenza di due anziani degenti che erano ospitati in condizioni igieniche assolutamente precarie e inadeguate per la natura della struttura. Poi hanno successivamente constatato anche la mancanza di autorizzazioni o licenze necessarie per l’apertura della struttura, oltre alla sussistenza di precarie condizioni igieniche per la presenza di cumuli di sporcizia, rifiuti speciali e scarafaggi oltre che l’assenza totale dei requisiti infrastrutturali.
Dopo l’intervento dei servizi sociali del Comune di Ardea, i carabinieri hanno rintracciato i familiari dei due anziani presenti a cui sono stati riaffidati. I parenti hanno riferito ai militari di essere venuti a conoscenza dell’esistenza della casa di riposo tramite “passaparola” e che per la degenza veniva chiesto loro un corrispettivo mensile di 400 euro. La titolare della casa di riposo abusiva è stata quindi denunciata a piede libero per violazioni in materia sanitaria ed edilizia e la struttura è stata chiusa dal sindaco di Ardea Mario Savarese.
