È stato con ogni probabilità un arresto cardiaco a stroncare Hulk Hogan, la leggenda del wrestling di 71anni già da tempo in condizioni di pessima salute. Secondo quanto riferisce il sito americano TMZ sono stati inutili i soccorsi, Hogan è stato portato fuori dalla sua proprietà in barella e poi in ospedale in ambulanza.
All’anagrafe Terry Eugene Bollea, il lottatore nato ad Augusta, Georgia, Stati Uniti è stato per anni sotto contratto con la WWE, diventando uno dei lottatori più celebri ed influenti della storia dello sport così popolare tra gli Ottanta, Novanta e Duemila, diventando popolare in film, show televisivi e recentemente anche in politica, sostenendo Donald Trump nei suoi comizi elettorali, arrivando a strapparsi i vestiti proprio come faceva sul ring. Origini umili: figlio di un capocantiere e di un’insegnante di danza, la sua avventura nel wrestling è iniziata quando la famiglia si è trasferita in Florida.
Tempo fa il suo ex collega Kurt Angle, durante un podcast aveva portato a conoscenza del pubblico la malattia dei Hulk Hogan: “Non riesce a sentire la sua parte inferiore del corpo. Deve camminare con il bastone”. Problemi di mobilità, provocati dai numerosi colpi ricevuti durante la carriera ed emersi dopo un ultimo intervento chirurgico a cui si è sottoposto l’ex stella del wrestling. “Hogan – aveva rivelato Angle – era stato nuovamente operato alla schiena. Gli sono stati tagliati i nervi della parte inferiore del corpo. Ha messo il suo cuore e la sua anima in questo business, che però se lo è divorato”. “Le mie ginocchia sono finte, i fianchi sono finti, la schiena è piena di metallo e parte della mia faccia è piena di metallo”, aveva confermato poi lo stesso Hulk Hogan.
La sua carriera era iniziata nel 1977 e terminata nel 2012. 30 anni sul ring che sono valsi 12 titolo mondiali (sei WWF World Heavyweight Championship e sei WCW World Heavyweight Championship). Ha anche detenuto una volta il WWE Tag Team Championship con Edge. Il suo primo regno da WCW World Heavyweight Champion, durato 469 giorni (dal 17 luglio 1994 al 29 ottobre 1995), è stato il più lungo nella storia del titolo. E poi il successo nel Royal Rumble match sia nel 1990 che nel 19991, diventando il primo a vincerne due consecutivi. A WrestleMania poi ha ottenuto, su dieci partecipazioni, 8 vittorie e 2 sconfitte. Nel 2005 è entrato nella Hall of Fame della WWE.
In aggiornamento
